Black Label Bike Club: i fuorilegge della bicicletta!
Con il tempo l’associazione è diventata portavoce di un’ideale ben preciso: la bici stessa come simbolo del dissenso verso le “regole”, in ambiente stradale/urbano dettate dalle automobili. Allora costruire i mezzi da vecchi rottami presi dall’immondizia, organizzare raduni in cui distruggere macchine (portate da loro stessi) scolandosi litri di birra è divenuto il modo del Black Label Bike Club di battersi per una nuova cultura della bicicletta. Il club è cresciuto rapidamente fino ad espandersi in primo luogo a New York, e poi nel Nevada, Texas, California, e più tardi anche in Europa, a Stoccolma.
Il fare decisamente ribelle e fuori dagli schemi dei suoi componenti ha fatto si che si siano presto guadagnati l’appellativo di primi “fuorilegge della bicicletta”, simili ad una vera e propria “gang” urbana.
Il più importante raduno annuale si tiene a Brooklyn durante il quale squadre e singoli partecipanti animano diverse competizioni con bici radicalmente modificate: a due piani (“tall bikes”), armate di ruote da trattore, bmx e quant’altro.
Alcuni spettacoli sono davvero singolari: il duello in stile medievale che vede sfidarsi due ciclisti su tall bikes e con una lunga lancia (finta) e vede vincitore chi riesce a rimanere più a lungo in “sella”, oppure superare un percorso a ostacoli resistendo al lancio in massa di frutta, verdura, scatoloni e copertoni di auto, o ancora il lancio della bici, esattamente come il lancio del peso!
Molte delle scene descritte le potete ammirare in questo trailer del film “Bike Kill”, presentato dai Black Label Bike Club nel 2004 e che ha riscosso un successo enorme all’edizione del Bicycle Film Festival di quell’anno.
Non perdetevi questi 5 minuti di ciclismo ribelle! (e subito sotto un po’ di foto).