Ginger Ninjas: musica, concerti e viaggi in bicicletta

Ginger-NinjasFin dai tempi di Elvis Presley e dei Beach Boys, auto e moto sono stati un elemento di primo piano nell’immagine del mondo del rock and roll; bolidi super costosi con cui le star si spostavano insieme alle band da un locale notturno all’altro.

Oggi la situazione non è molto diversa e moto e macchine fanno spazio al massimo agli aerei. Eppure esiste anche chi, incurante delle abitudini della maggior parte dei suoi colleghi, sceglie una via alternativa di spostamento.
E’ il caso dei Ginger Ninjas, band folk-funk californiana che affronta lunghi viaggi in bicicletta durante i propri tour musicali in giro per l’America e non solo. Proprio in questi giorni ad esempio la band si trova in tour in Messico, giunta qui dopo una lunga avventura a pedali. “Non ho intenzione di essere a Chicago un giorno, a Boston quello dopo, a Tokyo quello dopo ancora“, dice orgogliosamente il 39enne chitarrista e cantante Kipchoge Spencer, frontman del gruppo. “Lo trovo uno spreco di risorse. Certo, ricevere proposte per tenere esibizioni live in tutto il mondo è il sogno di qualsiasi band, ma è una tentazione alla quale abbiamo scelto di resistere. E ciò comporta rinunciare a un sacco di concerti“.

I Ginger Ninjas hanno iniziato la carriera nel 2001 e da allora hanno organizzato tour musicali spostandosi in bicicletta per ben sei volte, con tappe solitamente dagli Stati Uniti al Guatemala e nel 2010 in tutta Europa, con una serie di 50 esibizioni tra Inghilterra, Olanda, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Francia e Spagna. Nel 2006 è nata l’idea di collegare ad alcune biciclette da distribuire al pubblico dei generatori in modo da ottenere l’energia necessaria per alimentare il palco a pedali, veri antesignani dei Tetes de Bois di Andrea Satta.

I Ninja Ginger e la loro carovana di sostenitori, tecnici, una massaggiatrice ed un cuoco, pedalano dai 50 ai 70 chilometri al giorno, hanno con sé tende e altra attrezzatura da outdoor e dormono quasi sempre in campeggio libero. Nel corso dei viaggi in bici non sono mancate alcune disavventure, su tutte il furto qualche anno fa di cinque delle loro biciclette, in Guatemala.

Vista la lentezza degli spostamenti i tour sono piuttosto brevi, una ventina di concerti e via in sella verso i successivi appuntamenti. Entro giugno ad esempio Spencer e i suoi dovranno essere nuovamente a San Francisco per partecipare al prossimo Bicycle Music Festival in programma il 23 giugno, kermesse musicale con protagonisti assoluti musicisti e band bike addicted. Finito il Festival i Ginger Ninjas faranno ritorno a casa stavolta con un pulmino a olio vegetale (Vegoil) che caricherà bici e attrezzatura varia, sempre per minimizzare quanto possibile il loro impatto sul’ambiente.

I Ninjas Ginger non sono i soli nel panorama musicale statunitense a prestarsi a questo tipo di concerti. La band flok-rock di San Francisco Shake Your Peace!, attualmente in tour nella Bay Area, gode ormai di una buona fama. Altri artisti ancora che hanno abbracciato la causa della sostenibilità scegliendo di spostarsi in bicicletta o di utilizzare i palchi a pedali sono Paul Freedman, Fossil Fool: The Bike Rapper, e Jan Repka, originario della Repubblica Ceca e famoso soprattutto in Europa.
E se il numero delle “bike band” aumenta, un motivo ci deve essere, e forse Celentano lo spiegherebbe così: “l’auto è lento, la bici è rock“.

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