Cresce l’attesa per la terza edizione del Bike Pride, la festosa parata di biciclette in programma quest’anno domenica 3 giugno. La grandissima partecipazione alle due precedenti edizioni ha sancito un momento di non ritorno per Torino: mobilità sostenibile, sicurezza stradale, qualità della vita e ridistribuzione degli spazi a favore della ciclo-pedonalità sono istanze che non possono più essere ignorate o sottovalutate. Richieste che negli ultimi mesi sono state riprese a livello nazionale e ribadite dalla campagna #salvaiciclisti.
Per questa ragione, quest’anno il Bike Pride sarà la continuazione ideale della manifestazione #salvaiciclisti, che ha portato a Roma lo scorso 28 aprile più di 50.000 persone. Per rendere fattivo l’impegno assunto dalla Città con l’adesione a #salvaiciclisti, gli organizzatori del Bike Pride hanno presentato oggi, in occasione della riunione del Tavolo di Coordinamento sulla Sicurezza Stradale, una richiesta formale al sindaco Piero Fassino e agli assessori alla Viabilità Claudio Lubatti e alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco. Il documento, che poggia su uno dei punti della campagna #salvaiciclisti (“Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica”) chiede di individuare, in accordo con le associazioni, almeno 10 incroci cittadini attualmente non ciclabili e potenzialmente pericolosi e di studiare gli interventi necessari per metterli in sicurezza.
“Ci auspichiamo che l’amministrazione – si legge nel documento – possa cogliere l’occasione per sancire una nuova e più coraggiosa fase politica in tal senso. Gran parte degli incidenti fra auto e biciclette avvengono in corrispondenza degli incroci. Diventa quindi doveroso lavorare sulle intersezioni anche quando le strade coinvolte non sono dotate di piste o vie ciclabili“. Il documento, corredato da esempi di soluzioni progettuali adottate in altre città, riporta anche i risultati di un sondaggio effettuato in rete sugli incroci percepiti come più pericolosi dai ciclisti. Nella top ten figurano piazza Statuto, il Rondò della Forca, corso Vittorio Emanuele all’incrocio con via Sacchi e via Nizza, piazza Carducci, l’accesso al Parco del Valentino da corso Cairoli, l’incrocio tra i corsi Regina Margherita, Svizzera e Tassoni, piazza Massaua e piazza Rivoli.
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