Il potere della “massa critica”: più ciclisti = meno incidenti

Il potere della “massa critica”: più ciclisti = meno incidenti

piu-ciclisti-meno-incidentiL’uso della bicicletta, che sia a causa dei prezzi dei carburanti o per una rinnovata coscienza ecologica, è in aumento in molte città del mondo occidentale. Questo aumento potrebbe essere ancora più rilevante, se molte persone non fossero intimorite dal traffico, temendo di rimanere vittima di incidenti con auto o motorini. In realtà, in molte città si sta assistendo ad un fenomeno che, a prima vista, potrebbe risultare strano o inspiegabile: si potrebbe pensare infatti che all’aumentare del numero di biciclette in circolazione aumenti anche il numero di incidenti che le riguardano. È stato più volte osservato invece che avviene esattamente l’opposto: più bici ci sono, meno collisioni fra automobili e bici accadono.

Questo fenomeno è verificabile in diverse città, fra cui recentemente Philadelphia, negli Stati Uniti, dove gli incidenti che coinvolgono biciclette sono passati dai 1,040 del 1998 ai 553 del 2010, mentre, contemporaneamente, il numero di bici in circolazione aumentava di molto (solo dal 2002 ad oggi il numero è più che raddoppiato).

La spiegazione va ricercata in un cambiamento che avviene nell’attitudine alla guida degli automobilisti: quando il numero di biciclette in circolazione aumenta, gli automobilisti diventano più consapevoli della loro presenza, e ne tengono conto lungo la strada o agli incroci; essi quindi adottano una serie di comportamenti (come ad esempio il guardare prima di aprire la portiera, o il segnalare chiaramente l’intenzione di svoltare) che aiutano a rendere il traffico più sicuro per i ciclisti – e per tutti.

È interessante notare come queste buone abitudini, purtroppo, non vengano trasferite anche in zone dove gli automobilisti sanno che la presenza di ciclisti è molto più rara: secondo alcuni abitanti di Philadelphia, nella periferia, dove c’è una minore concentrazione di ciclisti, la situazione non è migliorata, anche se si può immaginare che gli automobilisti alla guida siano gli stessi che si spostano quotidianamente verso il centro città.

Lo studio più completo su questa realtà, con un discreto numero di rilevazioni statistiche effettuate, è apparso nel 2003 in una rivista scientifica, Injury Prevention. Studiando le variazioni nel tempo dei due parametri sopra individuati (numero di ciclisti in circolazione; numero di incidenti che coinvolgono ciclisti) è stato possibile individuare una correlazione inversa fra il primo e il secondo parametro. Lo studio concludeva che adottare politiche che aumentano il numero di ciclisti è un modo efficace per garantire la sicurezza dei ciclisti stessi.

I commenti non vanno online in automatico ma vengono prima letti e moderati dalla redazione: la loro pubblicazione di norma avviene nei giorni feriali tra le 9 e le 18.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *