Ai ciclisti romani Londra pare Amsterdam, ma chiedetelo agli Inglesi

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A volte lo stesso fenomeno, considerato da due punti di vista diversi, può essere giudicato in modi molto differenti. Quando il vostro articolista si è trasferito a Londra qualche tempo fa, venendo da Roma, ha pensato di essere arrivato in una specie di paradiso per ciclisti, data la presenza di numerose piste ciclabili, e sopratutto considerato lo scorrere regolare del traffico, ben lontano da quello caotico della capitale italiana.

A conferma di questo, si può facilmente notare come la bicicletta sia un mezzo molto usato a Londra. Grande è stato lo stupore del suddetto articolista quando ha cominciato a sentire lamentele da parte dei ciclisti londinesi: il traffico “caotico”, la condotta degli automobilisti “pericolosa”…pedalare per Londra sembrava dovesse essere un’impresa epica. Quando egli si è trovato ad affittare una Barcleys bike, per sua fortuna, non ha trovato riscontro di queste lamentele.
Evidentemente però, i ciclisti londinesi fanno bene a volere di più: in un mondo dinamico come quello della loro città, la stasi non è contemplata – per non andare indietro, bisogna per forza andare avanti.

Dimostrazione di tutto questo viene da Southwark, il quartiere, una volta malfamato, a sud del Tamigi. Grandi polemiche stanno scuotendo il mondo del ciclismo londinese da quando si è scoperto che l’amministrazione locale ha dato autorizzazione, per compiere dei lavori, a chiudere per 12 mesi un tratto di Upper Ground, un percorso ciclabile usato da migliaia di londinesi ogni giorno per andare al lavoro, parte della National Cycle Network. Questo tratto collega la Tate Modern al ponte di Waterloo, passando sotto al ponte di Blackfriars, evitando così l’attraversamento delle sue 4 corsie di traffico. Ancora peggio, non era stato previsto inizialmente alcun percorso alternativo per ciclisti, che avrebbero dovuto semplicemente usare le strade aperte al traffico. I lavori dovrebbero iniziare fra un paio di settimane. A seguito delle numerose mail di protesta giunte all’amministrazione di Southwark, si sta approntando in tutta fretta un percorso alternativo, soluzione che tuttavia pare non soddisfare pienamente i ciclisti.

In fondo anche questo episodio conferma che Londra è una città bike-friendly, dato che le lamentele dei ciclisti sono state ascoltate. Tra l’altro, è giusto ricordare che il quartiere di Southwark è in generale uno dei più attivi nel promuovere l’uso della bicicletta: si sta lavorando a trasformare 8 km di binari non più usati in pista ciclabile, ed è attivo un programma di collaborazione con associazioni locali per studiare come migliorare la rete ciclabile.

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