La città di Monaco di Baviera ha realizzato una incisiva campagna di comunicazione volta ad incentivare progressivamente l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, evidenziando i numerosi vantaggi del muoversi in bici attraverso metodi di marketing non convenzionale.
Una campagna di comunicazione non è una pista ciclabile, non è una zona 30 e nemmeno una rastrelliera, ma non ne va per questo sottovalutata l’importanza, soprattutto in un’ottica di creazione di “cultura della bicicletta”, oltre che di infrastrutture per la ciclabilità. Realizzare una campagna di comunicazione che promuova la sicurezza in città per chi pedala, tra l’altro, è uno dei 10 punti del manifesto “Caro sindaco” redatto in Italia dal movimento #salvaiciclisti.
Lo slogan dell’iniziativa tedesca, “Radlhauptstadt München” (gioco di parole con la frase “Monaco capitale delle biciclette“), cerca di fare leva sull’orgoglio degli abitanti e sul primato che la città bavarese detiene in Germania in termini di uso della bicicletta. Un primato da conservare, che significa migliore qualità della vita.
Le principali attività previste dalla campagna, iniziata nel 2010, sono state: mostre su bicicletta e ultime mode/tendenze, organizzazione del Bicycle Film Festival, esposizioni, servizi fotografici, attività scolastiche (alcune molto originali, come il programma “Check your bike“, un quiz o una canzone sulla bicicletta), iniziative on-line con il coinvolgimento degli utenti, scambio di biciclette nei mercati, la stampa di un calendario degli eventi ciclistici dell’anno. A queste, sono stati accompagnati alcuni messaggi virali nelle vie di Monaco, come la sostituzione attraverso dei fotomontaggi del simbolo della Baviera, il leone, con una bicicletta, o disegnando in strada il logo dell’iniziativa Radlhauptstadt München, come mostrato in foto.
La campagna di comunicazione Radlhauptstadt München è stata fiancheggiata da politiche in favore della ciclabilità perché, certamente, il raggiungimento degli obiettivi ha bisogno non solo di slogan, ma anche e soprattutto di soldi ed interventi concreti. Che non sono mancati: undici nuove assunzioni legate alla mobilità ciclistica a Monaco presso le autorità locali ed incremento del budget a 4,5 milioni di euro annui. I risultati di questa ed iniziative precedenti, d’altra parte, non hanno tardato ad arrivare. La quota dei ciclisti urbani quotidiani a Monaco, il cosiddetto modal share, si attesta oggi al 17%, in aumento di 7 punti rispetto al 2000 e di 13 rispetto al 1996.
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