Gran Bretagna: avanti con la campagna #cyclesafe

8 Febbraio 2013

cyclesafe-aggiornamento

A Londra continuano gli incontri fra la commissione parlamentare che vuole “far pedalare la Gran Bretagna” e i rappresentanti di organizzazioni legate al mondo della bici – ma anche di altri utenti della strada – per trovare soluzioni accettate da tutti.

In particolare nell’ultimo incontro si è parlato di infrastrutture ciclistiche e di progettazione urbana; erano presenti esperti di questi temi, anche dal mondo universitario. Uno di questi era Dave Horton, un sociologo attivo nella promozione dell’uso della bici da più di 20 anni; Dave ha presentato i risultati di una ricerca da lui condotta negli ultimi tre anni presso l’università di Lancaster. Secondo questa ricerca gli sforzi degli ultimi 20 anni hanno raggiunto risultati solo modesti perché non ci si è concentrati nel produrre un radicale cambiamento di mentalità: ancora oggi, l’uso dell’automobile è la modalità “di default” degli spostamenti urbani; bisogna invece che sia la bici, o l’andare a piedi, a diventarlo. I dettagli su come giungere a questo obiettivo sono stati discussi mercoledì, insieme alle proposte delle altre persone che sono intervenute.

Il risultato principale della riunione è stato un accordo generale sul fatto che, nella progettazione delle strade e degli incroci, le necessità dei ciclisti debbano essere prese in considerazione fin dall’inizio, non solo quando la strada o l’incrocio è già stato costruito.  Secondo un rappresentante della CTC, vi è al momento un circolo vizioso: chi progetta le strade parte dal punto di vista che i ciclisti non le useranno; le strade vengono quindi costruite in modo poco adatto ai ciclisti; i ciclisti non le usano, e il circolo continua; Tony Russell, di Sustrans, ha ricordato che non bisogna pensare a un ciclista “standard” nella progettazione delle strade, ma ai ciclisti più vulnerabili: “un dodicenne deve essere in grado di muoversi con sicurezza in bici lungo le nostre strade“.

La Highways Agency, l’agenzia governativa responsabile della rete stradale britannica, si è detta d’accordo nel sostenere l’inclusione dello studio delle necessità di pedoni e ciclisti nella preparazione degli ingegneri e architetti che andranno a progettare le strade britanniche.
E’ probabilmente questa la principale novità dell’azione inglese cyclesafe: agire a monte per garantire la sicurezza, non mettendo pezze qua e là, dopo, tracciando corsie ciclabili. Progettare le strade con una visione chiara del futuro della mobilità, in cui le biciclette saranno sempre di più.

La sessione di ieri era la terza di una serie di sei, ognuna dedicata a un particolare aspetto della promozione dell’uso della bici oltremanica. Alla fine delle sessioni, prevista per aprile, la commissione parlamentare presenterà al Parlamento un rapporto con alcune raccomandazioni da mettere in atto per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Foto | The Times

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