Se tra i 10 punti del manifesto “Caro sindaco“, di salvaiciclisti, ne è stato inserito uno che invita tutti i primi cittadini a recarsi al lavoro in bici, non è per sadismo nei confronti dei “poveri” sindaci, molti dei quali ansimerebbero dopo i primi cento metri, ma perché solo in un modo è possibile comprendere i reali pericoli a cui devono far fronte tutti i giorni migliaia di ciclisti urbani: vivendoli sulla propria pelle.
E così a Vitoria, città brasiliana di 300 mila abitanti, le veci di salvaiciclisti le ha fatte l’emittente televisiva TV Gazete, che ha invitato il sindaco Luciano Rezende ad una pedalata pubblica accompagnato da Jefferson Costa, della Federazione Ciclistica locale, per testare di persona le condizioni delle strade della città, e capire quanto siano accoglienti, o meno, nei confronti dei ciclisti. Partendo dal quartiere Saint Helena Beach, il signor Rezende ha poi proseguito fino al centro di Vitoria, evitando accuratamente alcune strade da lui ritenute troppo pericolose.
“Le infrastrutture per la ciclabilità hanno bisogno di un miglioramento“, questo è stato il commento a caldo del sindaco al termine della pedalata. “L’aspetto che ha attirato maggiormente la mia attenzione – prosegue Rezende – sono le profonde buche disseminate sulle strade, un pericolo per le automobili ma soprattutto per chi pedala, e che potrebbero essere causa di seri incidenti. Pertanto il miglioramento delle condizioni dell’asfalto, per ora, è la priorità“.
La città di Vitoria non è certo famosa per la quantità di spostamenti in bici dei suoi abitanti, e i 29 chilometri di piste ciclabili esistenti sembrano non soddisfare i cittadini che spesso lamentano mancanza di spazi ed infrastrutture. Dal canto suo, il sindaco Luciano Rezende si è limitato a promettere un aumento del chilometraggio delle ciclabili stesse e, presto, un servizio di bike sharing.
Con tutte le riserve del caso sulla sua efficacia, un’iniziativa da replicare anche con gli amministratori italiani.
Fonte | menosumcarro.pt
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