Si è concluso, anche abbastanza in fretta, il braccio di ferro tra la società Copenhagenize Consulting e la casa automobilistica Citroen. Oggetto della disputa è stato il discusso video-parodia di uno spot della casa francese in cui compaiono immagini e dati dure ma quanto mai reali sull’incidentalità stradale. L’autore è un videomaker italiano, Ivan Conte, stagista presso Copenhagenize. Proprio ieri due uomini del reparto marketing di Citroen Denmark hanno fatto visita agli uffici della società danese di consulenze per la ciclabilità, di proprietà del ciclista, fotografo ed urbanista Mikael Colville-Andersen, ideatore tra l’altro del marchio Cycle Chic, per chiedere di rimuovere il video. “Ci stiamo pensando“, ha risposto Andersen su Facebook, accompagnando un sorrisino che non faceva presagire alcun passo indietro sul video in questione.
E invece proprio oggi, sulla pagina del blog di Copehagenize in cui era stato condiviso, un comunicato dello stesso Mikael Colville Andersen informa che il video-parodia è stato rimosso. Il danese sottolinea che i contenuti “dispregiativi e offensivi” di cui si lamenta Citroen sono rivolti ad un marchio, non ad una persona, e quindi offensivi fino a un certo punto. Aggiunge Andersen: “noialtri ci dovremmo sentire offesi per la presenza delle automobili in città, che sono un insulto all’Homo Sapiens e alla vivibilità di una città. Non abbiano nulla contro Citroen, sono auto come le altre per noi, corresponsabili della morte di un milione di persone l’anno e del ferimento di 50 milioni“. Quindi la conclusione, inaspettata: “alla fine della giornata abbiamo deciso di rimuovere il video, è stato divertente ma dopo tutto stiamo per andare in vacanza, ci aspettano bicchieri di vino e nuotate in mare, troveremo sicuramente altri modi per divertirci“.
Andersen non è l’ultimo arrivato, e deve aver ponderato bene la decisione di condividere quel video, ma soprattutto deve averci pensato 100 volte ed aver ingoiato un boccone molto amaro per “rimuoverlo da tutti i siti gestiti dalla società Copenhagenize”, come espressamente richiesto dalla Citroen.
Che per il fotografo danese si sia prospettata l’ipotesi di una causa legale con una richiesta milionaria di risarcimento danni di immagine?
molto probabile il che la dice però lunga di cosa vuol dire toccare un marchio. lo potrebbe rifare in un altro modo. se ha avuto testa per farne uno così….