Ciclismo urbano: una lezione dall’Arabia Saudita

arabi

Il video che vedete qui sotto è un documentario realizzato nel 2009 da Khalid Alsaqabi, parla del bike to work in bicicletta nella città di Dammam in Arabia Saudita ed è stato più volte trasmesso da BBC Arabic News. Il filmato è in arabo, ma è possibile attivare i sottotitoli in inglese.

Il video racconta della scelta di Khaled  Saqabi e di Abdulaziz Al-Melhem che parlano della loro scelta di rinunciare all’automobile per l’uso urbano proprio nel paese che più di ogni altro dipende dal petrolio.

Nell’arco dei 10 minuti vengono espressi numerosi concetti estremamente interessanti intervallati da intercalari che rimandano alla benevolenza di Allah, ma che sono in grado di colpire qualunque ascoltatore, in particolare quando si parla di sicurezza dei ciclisti e di infrastrutture.

Come ciclista io non chiedo piste ciclabili perché queste limiterebbero i miei movimenti: la mia pista è la strada e io ho il diritto di usarla. Le piste ciclabili causano molti problemi: le macchine ci parcheggiano sopra oppure le usano per muoversi, spesso sono troppo strette e causano incidenti tra i ciclisti stessi.”

“Quando pedaliamo, molti automobilisti ci dicono di andare sul marciapiedi. Ma, sinceramente, le biciclette hanno più diritto delle auto a usare la strada perchè la bicicletta è più debole dell’automobile: le auto sono pesantie sono la causa di incidenti e problemi e la bicicletta non uccide e non provoca feriti come fa l’auto. Nella Sharia (la legge coranica n.d.r.) il diritto appartiene prima al debole e poi al forte: sulle strade il primo diritto è per i pedoni non per le auto. Prima di deboli, poi i meno deboli e infine i forti. Pedoni, ciclisti, motociclisti, autobus e solo alla fine, le macchine, non il contrario. Ora è credenza comune che le strade siano per le auto, ma questo è contro l’Islam e contro la logica.” Dice Al-Melhem

Nel corso del video si dispensano poi anche consigli per pedalare in ambienti particolarmente caldi e battuti dal sole (a Dammam la temperatura può raggiungere i 50°): “indossare un cappello, bere acqua fresca e indossare vestiti lunghi che coprano dai raggi del sole”.

In buona sostanza, questo piccolo documentario può essere una valida risposta a tutti coloro che continuano a dire che nei paesi del nord Europa è normale usare la bici per il clima favorevole: in Italia fa troppo caldo.

Buona visione

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