Copenhagen: arriva il bike sharing elettrico

Copenhagen bike sharing elettrico

Negli anni Novanta Copenhagen fu tra le prime città al mondo a sperimentare un sistema di bike-sharing. L’idea era valida, tanto che si è diffusa in numerosissime città, ma non fu realizzata molto bene: alcuni problemi tecnici portarono a una scarsa diffusione dell’uso di questi mezzi.

Ora la città di Copenhagen ha deciso di riprovarci, con un sistema tecnologicamente avanzatissimo, che prevede anche l’uso di bici elettriche. Ciò che si nota immediatamente guardando le bici è il tablet installato sul manubrio. E’ qui il cuore tecnologico del mezzo. Con questi tablet sarà possibile pagare per la bici, farsi mostrare il percorso per raggiungere la propria destinazione, consultare gli orari dei mezzi pubblici, farsi consigliare mete turistiche e altro ancora. I tablet sono garantiti a prova di vandalo, e in effetti durante i primi tre mesi di sperimentazione sembrano non aver subito danni.

Copenhagen bike sharing elettrico

Ecco come saranno le bici condivise

Uno dei problemi del bike-sharing è spesso l’affollamento delle stazioni di parcheggio nel centro città la mattina, durante l’ora di punta, quando gli abitanti della periferia si recano al lavoro. Per questo motivo quasi tutti i programmi di bike-sharing prevedono l’uso di camioncini sui quali vengono caricate le bici parcheggiate nei luoghi più affollati, per ridistribuirle su tutta la rete. Si tratta però di una procedura molto costosa. Per ovviare, almeno parzialmente, a questo problema il tablet offrirà la possibilità di posteggiare la bici presso una stazione un po’ più lontana da quella prevista, in cambio di uno sconto sul prezzo del noleggio. Anche con questa riduzione dei costi, la città di Copenhagen si aspetta di dover coprire circa il 60% dei costi, con le tariffe di noleggio che copriranno il resto.

I primi test delle bici da usare sono avvenuti nell’autunno del 2013; nel corso del 2014 verranno installate 135 stazioni di noleggio per un totale di 1800 bici. In realtà non tutte le bici saranno elettriche, e non è ancora chiaro quale sarà la percentuale di bici elettriche sul totale delle bici.

Il progetto non è esente da critiche. E’ stato fatto notare da più voci che le bici sono inutilmente costose (si parla di circa 6000€ per l’acquisto più la manutenzione del primo anno), anche per la presenza del tablet. Il primo esperimento di bike-sharing nella capitale danese era fallito per la sua eccessiva semplicità e scarso costo: per prendere una bici bastava infatti lasciare un deposito, il cui valore però era talmente basso che alla fine le persone non si curavano di riportare la bici a posto per recuperarlo. Oggi con il pagamento tramite carta di credito non c’è più questo problema, ma solo il tempo ci dirà se l’investimento in tecnologia avrà dato buoni frutti.

Ecco un video che spiega il funzionamento del nuovo sistema di bike-sharing:

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