“Ciclisti state dietro”: polemiche per i nuovi adesivi sugli autobus di Londra

“Ciclisti state dietro”: polemiche per i nuovi adesivi sugli autobus di Londra

Polemiche a Londra per la nuova controversa iniziativa di Transport for London in materia di sicurezza stradale, che coinvolge in particolare i ciclisti. L’ente che gestisce il trasporto pubblico della City, infatti, ha deciso da qualche giorno di affiggere nella parte posteriore di tutti i suoi autobus un adesivo con la scritta “Cyclists stay back”, letteralmente “ciclisti state dietro” (non sorpassate).

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I gruppi e le organizzazioni ciclistiche si sono subito attivati per chiedere all’ente Transport for London di rimuovere tutti gli adesivi e la stessa richiesta è stata fatta anche a molti proprietari di taxi, che pure hanno seguito l’iniziativa.

Gli adesivi hanno fatto arrabbiare i ciclisti per molti motivi: da una parte si sentono additati come unici responsabili della propria incolumità senza considerare che la maggior parte degli incidenti e delle vittime sono causati da manovre azzardate degli autisti dei mezzi pesanti; in secondo luogo, secondo le organizzazioni ciclistiche, con questi adesivi si sancisce di fatto l’inferiorità del mezzo bicicletta, destinata a restare a ruota degli altri veicoli a motore.

Sempre secondo i gruppi ciclistici londinesi, l’affissione degli adesivi “Cyclists stay back” deresponsabilizza i conducenti degli autobus sull’uso degli specchietti laterali, espressamente richiesto dal Codice della Strada britannico e vera causa – secondo gli utenti delle due ruote – della maggior parte delle collisioni tra bici e autobus.

Allo stesso tempo, le associazioni pro-bike riconoscono che l’affissione di adesivi che richiamano alla sicurezza e alla corretta convivenza in strada tra biciclette e mezzi pesanti è lecita nel caso degli autocarri, che hanno una cabina di guida molto alta, ma mai per mezzi più piccoli di essi. Questo perché le manovre degli autocarri, in particolare in curva, creano delle zone d’ombra per cui gli autisti non riescono a percepire la presenza dei ciclisti immediatamente dietro di loro.

D’altra parte un’ulteriore richiesta dei ciclisti è stata, nel caso degli autocarri, di rivedere la tipologia di adesivo da affiggere sulla parte posteriore con una grafica più appropriata. Quello attuale “Cyclists stay back” infatti suona come un imperativo, mentre i ciclisti gradirebbero un tono più “morbido”, di avvertimento piuttosto che di ordine, e per questo hanno già proposto degli adesivi alternativi un cui esempio è mostrato nella foto sotto.

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Le richieste definitive delle associazioni all’ente Transport for London sono state quindi di rimuovere gli attuali adesivi “Cyclists stay back” dagli autobus entro la fine di marzo, comunicare agli operatori e alle associazioni di tassisti di fare lo stesso con i propri veicoli, e di concordare insieme alle associazioni ciclistiche un nuovo adesivo per gli autocarri simile a quello appena mostrato, entro la fine di maggio.

In ultimo, i gruppi ciclistici non si sono fatti sfuggire l’occasione per criticare Transport for London per questa iniziativa: quella degli adesivi infatti è stata definita una soluzione “cerotto” per la sicurezza stradale, mentre se si volessero davvero evitare le collisioni si dovrebbe provvedere alla revisione progettuale di tutti gli autocarri che eviti durante le curve la formazione di pericolose zone d’ombra per i ciclisti.

Commenti

  1. Alex ha detto:

    . . giusto così, i ciclisti sono quelli che meno rispettano le regole del codice stradale mettendo in pericolo soprattutto loro stessi e scaricando responsabilità a chi in mezzo alla strada ci deve stare per lavoro . . anche io sono un ciclista ma non per questo mi devo sentire in diritto di disturbare il lavoro di mezzi pubblici, ecc . . . . . . e sapendo benissimo che in particolare nelle svolte i veicoli più pesanti hanno molti angoli morti, me ne guardo bene dall’avvicinarmi a loro, poi ho visto anche che molti pur essendo presenti piste ciclabili, preferiscono stare in mezzo alla strada . . . . . .

  2. Franco Piacentini ha detto:

    Non affiancarsi mai ne in curva ne a semaforo. Aiutati che, forse, Dio ti aiuta

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