I noleggi di bici ad Amsterdam: uno spunto imprenditoriale

I noleggi di bici ad Amsterdam: uno spunto imprenditoriale

Una battuta diffusa tra chi pedala sostiene che la città di Amsterdam abbia enormi similarità con la corsa del Tour de France: “Entrambe sono piene di drogati che vanno in bicicletta”. La grande differenza è nelle bici utilizzate: mentre le bici del Tour sono specialissime in carbonio da svariate migliaia di euro, quelle che circolano nella capitale olandese sono soprattutto bici monomarcia con il telaio in acciaio e la geometria ultracomoda.

Queste biciclette sono il mezzo di trasporto privilegiato dal 27 per cento della popolazione locale e, grazie ai sistemi di noleggio che sono pressoché ovunque in giro per la città, anche dai turisti.

Un viaggio ad Amsterdam è stata l’occasione per indagare su questi negozi che offrono biciclette ai turisti e per capirne il modello di business.

Biciclette Amsterdam
Dopo aver visitato diverse attività locali e aver ricevuto risposte vaghe ed evasive alle mie domande, mi è capitato di entrare in contatto con un noleggiatore che si è detto ben disponibile a fornirmi dati e numeri.

Si tratta del Green Budget Bikes rental di Lange Leidsedwarsstraat che offre bici olandesi (dotate del solo freno a contropedale), bici con fremi al manubrio, scooter, tandem e bici per bambini.

I prezzi sono tutto sommato abbordabili per tutte le tasche e tariffe suddivise su base oraria.

Il noleggio di una bici con freno a contropedale costa quindi 6,50 € per 3 ore, 9 € al giorno e 6,50 € per ogni giorno successivo.

Il noleggio di una bici tradizionale con i freni al manubrio ha un costo invece di 9,50 € per 3 ore, 13,50 € per 24 ore e 10 € per ogni giorno successivo.

A questo si può aggiungere, a discrezione dell’utente, un’assicurazione contro il furto di 3 €.

Al momento del noleggio, vengono richiesti carta di credito e la carta di identità da lasciare come garanzia fino alla restituzione della bici.

Le biciclette, inutile a dirlo, sono delle specie di cancelli in acciaio che devono resistere anche al più ubriaco e psichedelico dei clienti e privilegiano più di ogni altra cosa la comodità.

Il noleggiatore mi racconta di come funziona il tutto: si tratta chiaramente di un’attività con dei picchi stagionali che si verificano durante la primavera e l’estate che si alternano a momenti di calma durante l’inverno e l’autunno in cui il negozio mantiene comunque un livello minimo di sopravvivenza. Tradotto in cifre, il negozio in questione noleggia una media di 100 bici al giorno durante l’alta stagione (anche in funzione del meteo, ovviamente) e di circa 20 bici al giorno durante la bassa stagione. Il prezzo medio di noleggio è di circa 10 € a bici.

Facendo due conti facili e veloci, il tutto si traduce in un fatturato medio giornaliero di 1.000 euro al giorno durante l’alta stagione e di 200 euro al giorno durante la bassa stagione. Questi sono ovviamente, però, ricavi a cui bisogna poi sottrarre l’IVA, i costi per le riparazioni, i costi del personale e di gestione del locale (che però sono costi fissi e hanno incidenza diversa a seconda dei volumi generati) e, su quello che avanza, altre tasse.

La struttura del locale dove avviene il noleggio non è però molto diversa da un normalissimo negozio di bici: c’è il desk per attendere i clienti, c’è uno spazio per le bici e c’è l’angolo riparazione ma, rispetto a una tradizionale attività di vendita e riparazione biciclette i vantaggi sono più che evidenti.

Noleggio bici amsterdam 1

I vantaggi

Prima di tutto non si pone il problema degli standard per le riparazioni: le biciclette a disposizione sono tutte uguali e montano tutte la stessa componentistica e questo si traduce in una riduzione dei costi di magazzino in quanto si richiede avere a disposizione solamente una tipologia di manubrio, una sola tipologia di raggi, mozzi, copertoni etc per eventuali riparazioni.

La mancanza dell’eccesso di standard nelle bici noleggiate si traduce anche in un minore costo di gestione del personale: mentre un negozio che fa riparazione ha bisogno di meccanici sempre aggiornati sull’ultimo stato dell’arte e l’ultima tecnologia presente sul mercato (freni a disco, forcelle ammortizzate, freni idraulici e compagnia pedalante), un negozio di noleggio bici ha bisogno di conoscenze di meccanica limitate perché le bici noleggiate sono tutte uguali tra loro, dotate di tecnologie che non si modificano nel tempo.

Un altro grande vantaggio è la resa produttiva per mq disponibile in negozio. Considerando l’ipotesi di avere a disposizione la possibilità (per assurdo) di alloggiare una sola bicicletta, il venditore deve scegliere accuratamente quale marca e modello comprare e da rivendere, nella speranza che arrivi il prima possibile un acquirente disposto a sborsare la cifra desiderata per portarsi via la bici che consentirà al venditore di reinvestire il denaro in una nuova bici. In questo caso, quindi, il venditore sarà portato a cercare di acquistare e vendere biciclette molto costose in modo da massimizzare, così, il proprio margine sulla vendita. Il noleggiatore si evita invece il problema di dover ogni volta reinvestire il denaro e, una volta acquistata la bicicletta giusta (che spesso hanno prezzi ridicoli), la mette al servizio di tutti coloro che siano disponibili a spendere x euro al giorno o all’ora per utilizzare la bicicletta garantendosi in questo modo una rendita costante sulla stessa bicicletta che può essere, in questo modo venduta anche mille volte nell’arco di molti anni. In buona sostanza la differenza è la stessa che intercorre tra gli allevatori di bestiame (mi scusino i lettori vegani) che acquistano vitelli per poi farli ingrassare, macellarli e rivenderli al kg e colui che, acquistata una vacca, la munge vendendo il latte sul mercato assicurandosi una rendita costante nel tempo.

Noleggio bici amsterdam 2

Le difficoltà

Diventare noleggiatore di bici non è però una passeggiata: se ad Amsterdam noleggiare bici è (a quanto pare) un business profittevole, la cosa è dovuta al fatto che esiste una domanda di biciclette ben consolidata e che l’uso della bici in città presenta rischi molto vicini allo zero.

La domanda di biciclette a noleggio è ovviamente la chiave di tutto e chi noleggia le bici sono principalmente turisti che vogliono un modo più veloce, più umano e più piacevole di visitare le varie città o località di villeggiatura. Per questo motivo, più di ogni cosa vale la location: contrariamente a una rivendita, un’attività di noleggio ha senso esclusivamente laddove esiste grande traffico di turisti.

La sicurezza è l’altro elemento fondamentale: se a Ravenna, Bolzano e Ferrara chi pedala può spostarsi in tutta tranquillità senza temere per la propria vita, in città come Roma (fatto salvo, forse, il tracciato del GRAB) il turista in bicicletta rischia di sentirsi un ospite indesiderato tra taxi, autoblù, motorini e torpedoni che hanno fretta di arrivare a destinazione.

Gli itinerari ciclabili rappresentano un altro elemento di difficoltà: una volta consegnata la bici, al Green Budget Bikes Rental di Amsterdam ti forniscono immediatamente una bella mappa con indicati percorsi da seguire per andare a visitare le principali attrazioni cittadine. Se il turista non sa dove andare probabilmente non sentirà il bisogno di una bici.

Farsi conoscere è l’ultima problematica: se aprire un noleggio bici davanti alla stazione centrale di una città d’arte può essere una buona idea, un noleggio nascosto in un vicolo semideserto rischia di trasformarsi in una catastrofe imprenditoriale perché “quello che non si vede, non si vende”. Ma per fortuna esistono tanti modi per farsi vedere: uno su tutti è prendere accordi con gli hotel e B&B della zona mettendo a disposizione il proprio servizio, magari riconoscendo una percentuale all’albergatore sulle vendite e poi c’è internet che, grazie a una buona strategia di digital marketing, può portare risultati più che soddisfacenti.

Lo scenario futuro

In ogni caso, per capire se quella del noleggio di bici può essere un’attività su cui puntare o meno, basta farsi una semplice domanda: come sarà il futuro? Se prevediamo che anche le città italiane si adegueranno alla rivoluzione ciclabile in corso in tutta Europa, allora vale la pena investire per avviare un’attività imprenditoriale che nell’arco di qualche mese o anno potrebbe esplodere. Se, invece si prevede che tanto in Italia non cambierà mai nulla e che rimarrà sempre tutto come è ora, allora forse è meglio dedicarsi ad altro.

Commenti

  1. Rudy Reyngout ha detto:

    C’è un altro problema: in Italia non è possibile assicurare le biciclette contro il furto.

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