Sono iniziati nella giornata di ieri 4 settembre i lavori per realizzare una breve pista ciclabile lungo il tunnel di Santa Bibiana a Roma.
La vicenda si trascina lentamente da anni: era il 30 novembre 2014 quando venne realizzata la prima pista ciclabile clandestina da parte di una dozzina di cicloattivisti romani, allo scopo di mettere in sicurezza un tunnel che rappresenta un passaggio obbligato importantissimo per collegare due zone della città molto popolate, altrimenti divise dalla ferrovia.
Dimostrando un eccezionale, insolito, paradossale tempismo, il Comune di Roma aveva cancellato quella striscia di vernice in meno di 48 ore. Nulla poteva ledere il “diritto” degli automobilisti romani a premere sull’acceleratore, superandosi inutilmente in un tratto di cento metri largo tre corsie, preceduto e seguito da strade strette.
Cambiano le amministrazioni, ma l’inerzia della burocrazia romana rimane. Ci vollero mesi di impegno da parte dell’allora responsabile per la ciclabilità del Comune di Roma, Paolo Bellino, per ottenere, il 10 febbraio 2017, l’approvazione ufficiale dei lavori, che allora si pensava potessero partire in primavera.
E invece sono passati altri 7 mesi in cui i ciclisti urbani romani, veri eroi della resistenza civile in un contesto da anni in disgregazione, hanno continuato a rischiare la vita per esercitare il loro diritto alla mobilità.
3 anni di lotta (senza contare le proposte precedenti, risalenti per lo meno al 2006) per 100 metri di ciclabile. E resta da vedere come verrà realizzata, e come verrà manutenuta. Lasciamo il commento a questo post dell’Associazione Salvaiciclisti di Roma.
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