Da qualche giorno è nuovamente possibile per i Comuni italiani partecipare al progetto Comuni Ciclabili di FIAB.
I Comuni possono sottoporsi al giudizio della FIAB, che assegnerà loro una bandiera con da 1 a 5 bike smile, a indicarne il grado di ciclabilità. Come dovrebbe essere ormai noto, per promuovere l’uso della bici non basta “fare piste ciclabili”: i criteri scelti da FIAB per assegnare i bike smile riflettono questo concetto grazie alla loro complessità.
Gli indicatori scelti da FIAB sono oltre trenta. Sono racchiusi in undici aree di valutazione relative a quattro ambiti tematici:
1) Cicloturismo: qui si valuta se il Comune ha infrastrutture dedicate ai cicloturisti, come percorsi cicloturistici segnalati; importanti anche i servizi, come quelli di assistenza, guide, la presenza di bike hotel eccetera.
2) Mobilità urbana: esistono piste ciclabili di qualità? E soprattutto, sono collegate in rete fra loro, o sono state realizzate solamente in quei tratti in cui davano meno fastidio alle automobili? Sono state adottate misure di limitazione del traffico automobilistico (ZTL, aree pedonali) o della sua velocità (Zone 30)?
3) Governance: sono state adottate misure ad ampio raggio volte a ridurre il tasso di motorizzazione? La mobilità urbana è pianificata in maniera olistica, o si interviene in modo estemporaneo?
4) Comunicazione e promozione: il Comune si impegna ad avvicinare al mondo della bicicletta vari soggetti, come famiglie, bambini, lavoratori, commercianti? Partecipa ad iniziative come Bimbimbici o il Bike to Work Day?
Un nuovo requisito introdotto quest’anno è la presenza dell’assessore con delega allo Spazio Pubblico Bene Comune. Un’introduzione volta a sottolineare come l’obiettivo che FIAB si pone va molto oltre la semplice promozione dell’uso della bici: le automobili (anche quelle a trazione elettrica!) occupano spazio pubblico rendendo meno vivibili le strade; di conseguenza cala la socialità, il senso di comunità, e infine la qualità del dibattito democratico.
Da quest’anno, per vedersi assegnata la bandiera, il Comune dovrà possedere almeno 3 dei requisiti richiesti (non più 2 come lo scorso anno). Lo scorso anno la bandiera di Comune Ciclabile era stata assegnata a 69 comuni italiani.
Ecco quindi che l’inizativa FIAB diventa anche una sorta di indicazione di linee-guida per realizzare una città ciclabile. Gli Enti Locali italiani, secondo la legge 2/2018, devono in questi mesi approntare dei Piani per la Mobilità Ciclistica, armonizzati con i piani regionali e nazionali; per un Comune che per qualsiasi motivo non si è mai occupato di bici, o solo saltuariamente, trovare le competenze per realizzare questi Piani non è semplice. Per questo noi di Bikeitalia / Bikenomist abbiamo organizzato il corso “Realizzare la Città delle Biciclette”, che si terrà il 19 luglio presso la nostra sede di Monza (tutte le informazioni per iscriversi qui).
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati