93 bambini su 100 respirano aria troppo inquinata: l’ultimo rapporto dell’OMS

La prima Conferenza Globale su Salute e Inquinamento dell’Aria si sta tenendo a Ginevra in questi giorni. Nata da un’iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la conferenza vuole porre l’accento su un serial killer subdolo e silenzioso: l’inquinamento dell’aria.

Un report dell’OMS appena pubblicato stima che il 93% dei bambini nel mondo respiri aria talmente inquinata da metterne a rischio la salute. La conseguenza è che 600mila bambini sono morti nel 2016 a causa di infezioni respiratorie causate dall’inquinamento dell’aria.

inquinamento auto per bambini

La situazione è più grave nei paesi poveri e in via di sviluppo, nei quali sono diffusi nelle abitazioni metodi di riscaldamento o di preparazione del cibo altamente inquinanti.

Ma anche nei paesi ricchi ben il 52% dei bambini sotto i 5 anni è esposto a livelli di inquinanti nell’aria troppo elevati, secondo l’OMS.

L’inquinamento dell’aria a Milano

Lo si vede bene da questo strumento online messo a disposizione proprio dall’OMS, che permette di informarsi sulla qualità dell’aria nelle varie città del mondo. Come potete vedere dallo screenshot qui sotto, a Milano l’aria è 2,9 volte più inquinata del livello massimo giudicato dall’OMS come poco rischioso. In particolare si tratta in questo caso di PM2,5 (misurato in microgrammi di particolato per metro cubo d’aria).

Come reagire

Notizie come questa, così negative e su scala così alta, rischiano di portare all’apatìa. “Se il problema è così grave, che cosa potrò mai fare io per risolverlo?”

La chiave sta forse in uno dei maggiori stimoli all’azione che possiedono gli esseri umani: l’egoismo. Ci sono delle azioni che possono essere messe in atto per migliorare prima di tutto la propria situazione personale.

Abbandonare l’auto privata (in favore di bici, pedonalità, mezzi pubblici) permette di mantenersi in forma sia per il movimento che si fa, sia per la riduzione dell’esposizione agli inquinanti.

Questo insomma sembra essere uno di quei rari casi in cui funziona una sorta di “mano invisibile”: dalla somma di tanti comportamenti egoistici (“vado in bici per stare meglio”; “prendo i mezzi per risparmiare”) consegue un bene comune: aria meno inquinata.

L’esempio di Londra

Lo si vede bene prendendo il caso di Londra: città più grande di Milano, con i soliti problemi legati al traffico o al riscaldamento delle abitazioni. Negli ultimi anni a Londra si è lavorato molto per favorire l’uso della bici e scoraggiare quello delle automobili. Ecco l’indicatore di inquinamento relativo a Londra: appena sopra il livello di sicurezza.

È questa la differenza che si può e si deve fare. Se cambiare il mondo sembra un obiettivo irraggiungibile, cambiare le proprie abitudini e provare a cambiare la propria città è alla portata di tutti. E la differenza è visibile, e netta.

Per conoscere le best practice a livello internazionale che portano a ridurre l’uso dell’auto privata nelle città guarda qui.

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