Mobilità

Le associazioni: “Il Mit ritiri le linee guida sperimentali per la mobilità ciclabile”

Le associazioni: “Il Mit ritiri le linee guida sperimentali per la mobilità ciclabile”
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Il Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti*, all’indomani dell’approvazione del Decreto Rilancio, ha diramato un comunicato stampa congiunto per chiedere al Mit di ritirare le “Linee guida sperimentali per la mobilità ciclabile” che potrebbero rendere più difficoltosa la transizione verso un nuovo paradigma della mobilità costituendo “un insensato bastone fra le ruote per l’uso della bicicletta nelle città” scrivono le numerose realtà attive per la promozione della ciclabilità, tra cui anche noi di Bikeitalia.it.

Riportiamo il comunicato in versione integrale e ci auguriamo che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti riveda le sue posizioni in materia di mobilità ciclabile: è tempo di operare scelte coraggiose e in linea con le best practice internazionali, non di difendere lo status quo di strade progettate e costruite a uso e consumo delle quattro ruote.

Il MIT ritiri le “Linee guida sperimentali per la mobilità ciclabile”, un insensato bastone fra le ruote per l’uso della bicicletta nelle città

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha inserito nel DL Rilancio alcune proposte che come ciclisti italiani abbiamo avuto occasione di vedere e discutere. Tra queste, alcune modifiche del Codice della Strada che seppur parzialmente vanno nella direzione di favorire lo sviluppo della ciclabilità nelle città italiane.

Nel frattempo, senza che nessuna delle associazioni che sottoscrivono questo comunicato fossero state informate o coinvolte, è emersa una bozza di documento del “Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari personali e il personale” contenente “Linee guida sperimentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile”.

Tale documento, inviato all’ANCI, contiene valutazioni sull’applicazione di alcune norme del Codice della Strada che non sono condivisibili in quanto producono il perdurare di una condizione di pericolo per i ciclisti sulle strade delle città italiane. Oggi la condizione delle strade delle città italiane, conformata alle norme vigenti del Codice della Strada, è molto pericolosa per i ciclisti,come dimostrano i dati sull’incidentalità e i ciclisti feriti e morti.

Noi chiediamo nuove norme, alcune delle quali previste del decreto approvato dal Governo, già adottate e sperimentate in tutti i paesi europei con condizioni di sicurezza stradale migliori di quelle italiane. Queste norme hanno già dato prova di migliorare la sicurezza stradale oltre che la ciclabilità delle città. Le “linee guida” proposte ora dal Ministero ne limitano la portata e applicabilità, mantenendo l’attuale situazione di pericolo sulle strade.

Questo non è accettabile.

Senza mettere in discussione la competenza e le giuste preoccupazioni del Ministero, chiediamo che:

1. Le linee guida siano ritirate;

2. siano approvate le norme già contenute nel decreto, aggiungendo in sede di conversione anche il “doppio senso ciclabile”, l’uso delle corsie bus da parte delle biciclette e le strade scolastiche;

3. il Ministero avvii con Anci una sperimentazione che verifichi l’efficacia in termini di sicurezza di tali norme, utilizzando come prova di efficacia gli interventi che faranno i Comuni, appoggiandosi quindi ad all’esperienza dei Comuni che già hanno un elevato livello di ciclabilità e una tradizione progettuale avanzata;

4. solo alla fine della sperimentazione si prevedano, se necessario, delle linee guida che integrino la norma primaria.

Un esempio di Casa Avanzata per le biciclette realizzata dall’Amministrazione di Torino. Le linee guida del MIT restringeranno di molto l’applicabilità di questa e altre soluzioni per la sicurezza.

*Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e Ambientalisti

Alleanza Mobilità Dolce

Bike4city A.p.s.

Bikeitalia.it

Bike to school

Ciclostile – ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno di Trento

Cittadini per l’aria Onlus

Comitato Torino Respira

Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico della città di Torino

Consulta Comunale della Bicicletta di Bologna

Ecoborgo Campidoglio – Torino

FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta

Fridays For Future – Milano

Fridays For Future – Como

Famiglie senz’auto

Fondazione Michele Scarponi Onlus

Genitori Antismog

Associazione hub.MAT – Olbia

Italian Cycling Embassy

Legambici – Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità APS

Legambiente Onlus

Milano Bicycle Coalition ASD

Napoli Pedala

Kyoto Club

Rete Vivinstrada – Associazioni per la cultura e prevenzione stradale

Salvaiciclisti Roma A.p.s.

Salvaiciclisti Bologna A.p.s.

Commenti

  1. Alessandro AP ha detto:

    Quali sarebbero queste linee guida??

I commenti non vanno online in automatico ma vengono prima letti e moderati dalla redazione: la loro pubblicazione di norma avviene nei giorni feriali tra le 9 e le 18.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati

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