A Berlino le bici invadono l’autostrada. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica centinaia di attivisti sabato 12 dicembre 2020 – in occasione del quinto anniversario dell’accordo di Parigi per il clima sottoscritto nel 2015 – hanno invaso pacificamente in bicicletta l’Avus, la più antica autostrada d’Europa nei pressi di Berlino, liberandola dal traffico automobilistico.
L’azione dimostrativa di sabato 12 dicembre è stata documentata sui profili social di Autofreiberlin, un’iniziativa apartitica che dal 2018 si impegna per una politica dei trasporti più a misura di persona e rispettosa dell’ambiente, come si legge sul loro sito.
Del movimento fanno parte persone di diversa estrazione che provengono da diversi settore: salute, istruzione, cultura. Autofreiberlin si propone anche come portale per documentare le iniziative delle altre città per liberare le strade dal traffico automobilistico privato, con l’obiettivo di sollecitare l’amministrazione di Berlino a portare avanti politiche di mobilità sostenibile.
Intanto le foto dell’azione in bicicletta di sabato 12 dicembre 2020 sull’autostrada Avus – (Automobil Verkehrs und Übungs-Straße in italiano Strada per il traffico (V) e per le prove (U) delle Automobili) è la prima autostrada progettata e contemporaneamente la prima aperta al traffico in Europa, come riporta Wikipedia – stanno facendo il giro del web e sono state riprese da numerosi gruppi social. Il messaggio che gli attivisti per il clima e la mobilità sostenibile hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook ribadisce la necessità di cambiare il paradigma della mobilità e dare più spazio alle biciclette togliendolo alle automobili.
Una cosa bellissima!
Una domanda però: perchè “Le bici” invadono l’autostrada? Non è proprio una di quelle cose insopportabili, quando “automobile impazzita” genera incidenti, spersonalizzando l’evento?
Nell’articolo abbiamo utilizzato l’espressione “le bici invadono pacificamente l’autostrada”, che è un’espressione per sottolineare il fatto che fossero in gran numero e che la manifestazione non ha causato danni. Nel titolo che abbiamo scritto non c’era alcun intento di biasimo per l’iniziativa, anzi, e nel testo dell’articolo lo abbiamo esplicitato.
Grazie per il commento,
Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it
Bella iniziativa, mi piace.
He tempo di un cambiamento radicale.