La Città dei 15 minuti e l’indice di prossimità

Quali sono i numeri che possono aiutare a migliorare le funzioni del modello di Città dei 15 minuti, specie dal punto di vista della mobilità? Lo ha spiegato Beatrice Olivarifull-stack developer in Dedagroup Public Services – al Mobilitars 2022, evento realizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.

L’innovazione digitale e l’analisi dei dati possono aiutare a migliorare la mobilità in un determinato contesto urbano. Nella Città dei 15 minuti – concetto introdotto dal professor Carlos Moreno – ogni cittadino dovrebbe essere in grado di raggiungere i servizi essenziali in massimo 15 minuti a piedi dalla propria abitazione.

La Città dei 15 minuti

Il vantaggio più intuitivo di una città dove si sviluppa la pedonalità è che a meno auto in circolazione corrisponde meno inquinamento, ma secondo Olivari non si tratta solo di questo: “Ci sono vantaggi dal punto di vista della socialità: una strada dove si cammina è una strada in cui ci si incontra. Un altro obiettivo è l’equità, perché il concetto dei 15 minuti a piedi non funziona soltanto nel centro delle grandi città ma può essere replicato anche nelle periferie o nei quartieri-satellite. E la Città dei 15 minuti vuole in sostanza restituire spazio ai pedoni“.

Il fattore spazio è importante, ma un altro aspetto che la Città dei 15 minuti affronta compiutamente è anche quello relativo al tempo: il paradigma di sviluppo/espansione delle città si reggeva sull’assunto di “cercare di andare sempre più veloci, sempre più lontano”. Quello che invece fa la Città dei 15 minuti è sostituire la “velocità” con la “prossimità”: avere tutto a portata di un quarto d’ora a piedi rende inutili gli spostamenti lontani e fa risparmiare tempo.

L’indice di prossimità

Quale percentuale di territorio italiano è a 15 minuti? Olivari presenta lo strumento dell’indice di prossimità che riesce a quantificare questa percentuale perché suddivide la città in zone che contengono servizi essenziali e i punti di interesse e li mette in relazione con le strade percorribili a piedi.

Il territorio italiano ha ampi margini di miglioramento sotto questo aspetto, perché meno del 5% è a 15 minuti, ma un altra dimensione da non sottovalutare è quella relativa alla densità della popolazione: sono le zone molto popolose e con basso indice di prossimità quelle in cui bisognerebbe davvero andare a intervenire.

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