[Aggiornamento 24 ottobre 2024: Tetsuya ha ricevuto una bici in dono e potrà continuare il suo viaggio]
Appena appresa la notizia del furto della bici al cicloviaggiatore giapponese, i promotori della pagina social Milanobelladadio hanno creato una raccolta fondi per poter aiutare Tetsuya Kushinara a comprare una nuova bici e l’equipaggiamento per poter proseguire il suo viaggio. In pochi giorni, grazie all’eco mediatica suscitata dall’episodio, non solo hanno raccolto quasi 4.000 euro attraverso la loro community ma un negozio si è fatto avanti per donare una bici da viaggio e consentire al cicloviaggiatore di proseguire la sua avventura. Tutti i dettagli della storia nel video:
Tutto è bene quel che finisce bene?
[Segue l’articolo sulla notizia pubblicato il 21 ottobre 2024]
Milano, la città della moda, della cultura e dell’innovazione, fa notizia per una curiosità legata ai furti di bici. A distanza di 5 anni due cicloviaggiatori giapponesi sono stati derubati della loro bici proprio qui, nel capoluogo della Lombardia. Due storie diverse, ma molto simili e con un triste denominatore comune: il furto della propria fedele compagna di viaggio a due ruote, molto più di un semplice mezzo di trasporto. Una semplice coincidenza per Milano o la cartina al tornasole di una situazione metropolitana predatoria nei confronti di chi si sposta in bicicletta?
Aggredito e derubato della bici
L’ultimo episodio risale a sabato 19 ottobre 2024, quando Tatsuya Kushinara, un giovane travel blogger giapponese, si è visto sottrarre la bicicletta con cui stava attraversando il mondo. Non solo: dopo il furto del suo mezzo, il ragazzo è stato anche aggredito da un gruppo di cinque persone, che gli hanno rubato il cellulare e la GoPro. Aveva lasciato la sua bici parcheggiata davanti al Mc Donald’s di Via Farini carica di bagagli e guardandola a vista: “In parte credo che quanto successo sia anche colpa mia. Vorrei tornare per scoprire il lato bello della città”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. Ed è intenzionato a continuare il suo cicloviaggio in Europa, comprando un’altra bici se non ritroverà la sua: destinazione Portogallo.
Episodio analogo, sempre a Milano, 5 anni fa

Ma come dicevamo non è la prima volta che Milano “fa una brutta sorpresa” a un cicloviaggiatore proveniente dal paese del Sol Levante. A Ferragosto del 2019 un altro ragazzo giapponese, Shunichiro Hata, subì la stessa sorte: bici rubata durante il suo soggiorno in città. Un episodio che interruppe il suo viaggio intorno al mondo.
Un fulmine a ciel sereno per una persona che aveva già affrontato (e risolto) numerosi problemi lungo la strada e percorso migliaia di chilometri in bicicletta. E non si aspetta di vivere un’esperienza del genere in Italia. Eppure Milano, la capitale economica dell’Italia, si è dimostrata insidiosa tanto quanto – se non peggio – di altre città che hanno fama di essere ben più “a rischio” e pericolose per i furti di bici (e non solo).
Milano, la sicurezza e la bicicletta
Quest’ultimo episodio solleva la domanda: quanto è pericolosa Milano per chi si muove in bicicletta? Purtroppo, sotto la superficie scintillante di una metropoli proiettata verso il futuro, Milano deve ancora fare i conti con una realtà quotidiana fatta di furti, insicurezza e poca attenzione proprio nei confronti di chi pedala.
Per un cicloviaggiatore perdere la bici significa molto di più che affrontare un semplice disguido: è come perdere una parte del proprio viaggio, un pezzo di libertà. E Milano, a giudicare da queste due storie parallele – capitate per ironia della sorta a due cicloviaggiatori giapponesi e distanza di 5 anni – si è rivelato un luogo dove quella libertà è probabilmente molto più fragile di quanto si potrebbe immaginare.
Aggiornamento 24 ottobre 2024: Tetsuya ha ricevuto una bici in dono e potrà continuare il suo viaggio
Appena appresa la notizia del furto della bici al cicloviaggiatore giapponese, i promotori della pagina social Milanobelladadio hanno creato una raccolta fondi per poter aiutare Tetsuya Kushinara a comprare una nuova bici e l’equipaggiamento per poter proseguire il suo viaggio. In pochi giorni, grazie all’eco mediatica suscitata dall’episodio, non solo hanno raccolto quasi 4.000 euro attraverso la loro community ma un negozio si è fatto avanti per donare una bici da viaggio e consentire al cicloviaggiatore di proseguire la sua avventura. Tutti i dettagli della storia nel video embeddato nell’articolo [Bikeitalia.it]
Fateci sapere se la storia, grazie alla generosità di Riccardo, è andata a buon fine, grazie.
Buongiorno Adriano,
abbiamo aggiornato l’articolo perché c’è un’importante novità: buona lettura e buone pedalate,
Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it
oltre alla bici regalo a Tatsuya Kushinara tutte le borse da viaggio. aiutatemi a metterci in contatto. grazie
[Il suo profilo Instagram è questo qui: https://www.instagram.com/tabibito_16/ – Bikeitalia.it]
qualcuno mi può aiutare a contattare Tatsuya Kushinara per regalargli la mia bici da trekking professionale affinché possa continuare il suo viaggio per il Portogallo? ne sarei onorato. grazie