Itinerari

Da Calgary agli Usa lungo il Great Divide MTB route

Da Calgary agli Usa lungo il Great Divide MTB route

Arriviamo a Calgary proprio nella settimana del più grande evento outdoor del Nord America, secondo alcuni anche del mondo, lo “Stampede”.

Nel mese di Luglio per dieci giorni si può assistere ad una serie di eventi tra rodei, parate, concerti, competizioni di animali e quanto altro si può immaginare della cultura country. Non solo, ma in quasi tutte le principali piazze della città si possono avere colazioni gratuite a base di pancakes e uova, e può capitare di vedere sfilare per le strade gruppi di nativi a cavallo. Insomma, la migliore settimana per trovarsi a Calgary. La città inoltre è estremamente ben organizzata e nonostante il milione di visitatori che lo Stampede attira ogni anno non c’è traccia di traffico o caos.

Mappa

Traccia gps

È davvero una città piacevole. Poco più di un milione di abitanti distribuiti lungo la valle del fiume Bow, tra casette a schiera della periferia e grattacieli del centro. Nonostante le grandi le distanze ed i sali scendi abbastanza impegnativi, molte persone si muovono in bicicletta, sia in estate che in inverno (Calgary si trova a 1000 s.l.m.). Complici la fitta rete di piste ciclabili, bike lane e gli innumerevoli autobus con porta bicicletta frontale che coprono l’intera città. O forse perché da sempre Calgary, situata a due passi dalle Rocky Mountains e sede delle Olimpiadi invernali del 1988, è la città degli appassionati di vita outdoor.

Proprio per questo decidiamo di fare qui il nostro cambio di attrezzatura, alleggerirci e cambiare assetto dei bagagli sulla bicicletta per viaggiare meglio sui sentieri sterrati del Great Divide Mountain Bike Route. Passiamo dai classici quattro panniers ad un set up molto più vicino al bikepacking.

La Great Divide Mountain Bike Ruote (GDMBR) è un sentiero sterrato di circa 4500 chilometri che inizia a Banff, in Canada, e termina ad Antelope Wells, USA. La Adventure Cycling Association, associazione statunitense di promozione del cicloturismo, ha sviluppato il percorso e tramite il loro sito è possibile reperire tutte le informazioni necessarie per affrontare il percorso. Consigliamo l’acquisto delle mappe cartacee, molto dettagliate e ricche di informazioni permettono di risparmiare la batteria del cellulare o dei dispositivi gps.

Lasciamo Calgary dopo circa 10 giorni di organizzazione e relax, decidiamo però di non tornare verso Banff ma di seguire una strada alternativa che ci permetterà di connetterci con il GDMBR poco più a sud, saltando circa 200 km del percorso originario ma certi che sarà un percorso altrettanto avventuroso. Da Calgary ci dirigiamo verso ovest lungo la strada numero 8 e poi a sud verso Bragg Creek lungo la 66. Bragg Creek è famosa per le sue gelaterie e non ci facciamo sfuggire l’occasione di testarne almeno una e non restiamo delusi!

Da Bragg Creek la strada 66 lascia le sterminate praterie canadesi e risale lentamente verso le Rocky Mountains, terminando a Little Elbow Campground, campeggio gestito dall’ente parco canadese. Qui comincia il sentiero Little Elbow, le cartine lo segnano percorribile sia in bicicletta che a piedi. Ad eccezione di qualche piccolo tratto, risulta pedalabile ed estremamente piacevole dato che risale il corso del fiume Elbow (affluente del fiume Bow di Calgary).

Percorsi 21 chilometri si raggiunge il Tombstone Backcountry Campground, qui si lascia il sentiero Little Elbow per prendere il Big Elbow Trail per circa 1 chilometro e congiungersi con il sentiero Elbow Pass che conduce al lago Elbow. Questo tratto di sentiero è decisamente più impegnativo data la quantità di radici e rocce. Per fortuna sono solo 4 chilometri e con un un po’ di pazienza si supera con facilità. Dal lago Elbow il sentiero si butta in picchiata, quasi tutta al 22%, per circa 2 chilometri sulla strada asfaltata 40. Procediamo 4 chilometri verso nord su asfalto per immergerci nuovamente sullo sterrato del sentiero Whiskey Jack che dopo 3 chilometri di piacevole discesa ci porta al Bulton Creek Campground dove ci ricongiungiamo con il GDMBR.

Impieghiamo 2 giorni da Calgary per fare questo percorso che attraversa fiumi, laghi e boschi di conifere, su sentieri poco conosciuti. Una alternativa che consigliamo fortemente a chi vuole percorrere il Great Divide ma non ha voglia di pedalare la strada asfaltata che da Calgary conduce a Banff.

Da Bulton Creek seguiamo finalmente il Great Divide, che qui risale l’Elk Pass attraverso una strada piacevole nel bosco nel primo tratto che si trasforma in una salita ripida poco prima del passo. Subito dopo il passo una discesa mozzafiato, per gli amanti del Downhill c’è da divertirsi, riconduce a valle dove una tranquilla strada sterrata bianca conduce alla cittadina di Elkford. Poche case, una piazzetta con supermercato ben fornito ed una libreria con un ottimo wifi. Il paesaggio bellissimo delle Rocky Mountains per un attimo fa dimenticare che l’intera economia della valle ruota attorno alla miniera di carbone ricavata dalle montagne poco sopra Elkford. Basta scendere poco più a sud, ed a Sparwood si può ammirare il camion più grande del mondo. Camion utilizzato proprio nella miniera di carbone di Elkford. Stentiamo a crederci ma è una grande attrazione turistica, sentiamo parlare di questo camion da tempo, non solo, in molti si fermano per fare una foto sotto le sue gigantesche ruote. Proseguiamo ancora sulla strada asfaltata fino a Fernie.

Fernie è un piccolo paese incastonato tra le montagne dove vale proprio la pena spendere qualche giorno per fare trekking, buttarsi giù per i tanti single tracks della zona o semplicemente per galleggiare pigramente sul fiume Elk. “Floating” dicono da queste parti, bastano un gommoncino gonfiabile e qualche birra. Si risale il fiume a piedi, si mette il gommoncino in acqua, ci si mette nel gommoncino e si lascia che questo galleggi sospinto dalla corrente dolce del fiume. Niente remi, niente sforzo. Elemento fondamentale per fare questa attività è una gran voglia di non fare nulla e godersi il panorama!

Dobbiamo davvero fare un grande sforzo per riuscire a staccarci dall’atmosfera magica di Fernie e rimontare in sella per continuare la nostra avventura sul GDMBR. Mancano oramai pochi chilometri al confine con gli USA e pochi chilometri alla fine del nostro viaggio in Canada.

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