Ferrara e Provincia viste dal sellino: tour per Immagini

Quando un romano col pallino della bici sbarca a Ferrara, la prima reazione è simile a quella di un bambino in gita a Disney World, e la seconda una serie fotografie da turista un po’ così, tipo questa:

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Non che non lo sapessi, o che non ci fossi già stato, anzi, ma un bel po’ di anni fa e non ancora con l’occhio del ciclista.
Ma si può rimanere così entusiasti dalla visita di una città, non solo, ma soprattutto perché ci si sposta in modo così bello e virtuoso? Certo che si può. Una città con poco traffico a motore è una città più pulita, vivibile e a misura d’uomo.
Ebbene a Ferrara tutti in bicicletta; ragazzini che vanno a scuola, signore in ufficio e a fare la spesa, ragazzi che escono la sera, operatori che in bici raccolgono la spazzatura.

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E così per buona parte dell’anno. La scusa della città piatta regge fino ad un certo punto. Di città piatte, da Roma in giù ce ne sono a bizzeffe, e di biciclette forse un decimo. Piuttosto il clima di Ferrara in autunno e inverno non è certo tra i più gentili.

Bene, per le 8 della mattina del 18 aprile era fissato l’appuntamento sotto il Castello Estense per una “Lezione di territorio” itinerante organizzata dalla Provincia; ovvero una passeggiata in bicicletta in compagnia di operatori del turismo ed appassionati di quello a pedali, tra cui il sottoscritto e Fernando Da Re di ciaobici.it, in qualità di cicloviaggiatori con esperienze dirette alle spalle.
L’obiettivo è, attraverso questo ed una prossima serie di eventi, sensibilizzare strutture ricettive ed operatori turistici sul grosso potenziale offerto dal territorio della Provincia di Ferrara in materia di cicloturismo, accattivare turisti italiani e stranieri proponendo i percorsi della Destra Po e dintorni, quasi interamente ciclabili o a basso traffico, ed attrezzare le strutture ricettive stesse a misura di cicloturista.

Il percorso si è snodato per 23 chilometri dal centro di Ferrara al comune di Ro lungo un breve tratto della Ciclovia Destra Po. La descrizione per filo e per segno dell’itinerario la trovate qui. Ciò che invece proponiamo è un breve tour per immagini (a partire dalla sera precedente alla pedalata), che come tutti sanno valgono molto più di mille parole!

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Ferrara di notte. Biciclette sotto il Duomo. Non c’è stagione e ora del giorno che disincentivi i ferraresi a salire in sella e pedalare.

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Rastrelliere ovunque. E ovunque bici di ogni sorta, colorate, nuove, vecchie, e qualcuna un po’ acciaccata. Tutto va bene purché sia pedalabile

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In bicicletta lungo la Destra Po, con i suoi 125 km la pista ciclabile più lunga d’Italia. Il tempo ci tiene col fiato sospeso fino all’ultimo ma la pioggia fortunatamente ci risparmierà.

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Prima sosta presso l’azienda agricola Terra Viva, situata dentro le mura di Ferrara. Assaggi di marmellata e succo di mela. A parlare “il primo contadino che dalla campagna è venuto a coltivare in città”, come gli piace definirsi.

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Utilissima invenzione degli organizzatori della Provincia per il nostro tour. Una comoda mappa da manubrio. Da rifare a casa per i prossimi viaggi!

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Il mulino ad acqua del Comune di Ro dove si macina il grano a pietra e si produce il tipico pane ferrarese.

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Ed eccolo in tavola. Pane ferrarese di agricoltura biologica! Buon appetito!

Un grazie collettivo ad Hotel Annunziata per l’ospitalità, Provincia di Ferrara per l’organizzazione della lezione di territorio, ai presenti per la piacevole compagnia e a coloro che ci hanno rifocillato via via lungo il percorso con spuntini gustosi. Una pedalata tra il naturalistico ed il godereccio!

Commenti

  1. Avatar ciaobici ha detto:

    Grazie Sandro della tua descrizione. Alla Lezione di territorio c’erano Insegnanti e alunni. Tu eri tutti e due. Ma c’era una maestra che insegnava a tutti: la cara, umile nostra BICICLETTA. Ciao. Fernando

  2. Avatar Irene ha detto:

    Ciao! Grazie per questo bell’articolo, lo pubblicherò sulla pagina di Facebook della mia agenzia. Io sono nata e vivo a Ferrara, per me è impensabile fare a meno della bici. Che ci sia pioggia, freddo, nebbia, neve e sole non mi viene mai in mente altro mezzo di trasporto e mi diverte tanto constatare che questa nostra abitudine stupisce tanto chi viene da altre città! ;-))) Dobbiamo sembrare proprio strani noi ferraresi!
    Irene

  3. Avatar Redazione ha detto:

    Ciao Lidia, per me è stato un vero piacere e anche una occasione per farmi conoscere, questo è innegabile e ve ne sono grato. A pesto!

  4. Avatar Lidia Marongiu ha detto:

    Caro Sandro,
    grazie di cuore perché con te il progetto Ferrara Bike Lovers si è arricchito di nuove idee, contenuti, riflessioni e progetti per il futuro.
    Per di più leggere il tuo racconto sulla giornata di ieri mi ha fatto desiderare di sperimentare di nuovo un po’ di sane pedalate:) un abbraccio, lidia

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