Cesky Krumlov e Ceske Budejiovice sono divise da 34 km di ottima ciclabile, i soliti cartelli gialli ci conducono senza incertezze verso la meta, la strada non presenta dislivelli, infatti su tutto il percorso si registrano solamente 350 metri di guadagno altimetrico affrontabili quindi da tutti i tipi di ciclisti senza sforzo ed in totale relax.
MAPPA
La campagna che attraversiamo è verde di prati fioriti, di boschi, di daini che ti osservano da lontano per nulla infastiditi dal nostro passaggio, le stradine sono strisce d’asfalto scure che tagliano il manto verde dei pascoli puntinati di pecore mentre il sole di maggio non è ancora pressante e rende la pedalata molto piacevole.
Dopo circa 13km non sarebbe ancora il caso di fare soste ma nel piccolo villaggio di Stekre ci fermiamo per un imperdibile fattoria che risulta essere un luogo di ristoro unico. Puoi gustare sandwich o rinfrescarti con dell’acqua oppure l’immancabile birra, una specialità della casa è il Czech Libre, bevanda che vuole riprendere il cuba libre ma con ingredienti autoprodotti perchè durante il comunismo, non potendo importare prodotti occidentali, i cechi si misero a produrre la propria coca cola, la Kofola, ed un rhum fatto con le patate in quanto la canna da zucchero era introvabile, il risultato non è male ma ho aspettato la cena per provarlo, di primo mattino mi sento di sconsigliarlo prima di una pedalata.
Fortuna vuole che durante la sosta arrivassero una manciata di ciclisti con vestiti e bici d’epoca ad invadere il locale portando una ventata d’altri tempi tra baffoni, pantaloni alla zuava e giacche in tweed rendendo l’atmosfera davvero originale e bucolica.
Finita la sosta riprendiamo le bici e ci dirigiamo verso la capitale della Boemia, Ceske Budejovice città medievale con oltre 750 anni di storia e dall’eccellente scelta gastronomica ma soprattutto una delle capitali della birra in quanto sede della famosa Budweiser.
Arrivati veniamo accolti da una grande piazza quadrata con i portici su tutto il perimetro, una delle più grandi piazze del centro Europa orlata di case colorate che vanno dal gotico al rinascimento fino al barocco e circondata da romantici vicoli di porfido nei quali risulta bello girovagare tra ristoranti, piccoli birrifici e negozi artigiani.
Per gli amanti della birra la visita alla fabbrica della Budweiser è imperdibile, il museo racconta la storia di quella che è la bevanda nazionale ceca mentre le guide ci conducono a scoprire tutte le fasi della lavorazione e ovviamente non mancano gli assaggi lungo il percorso.
La città risulta un ottima soluzione per evitare le masse turistiche di Praga o Cesky Krumlov, inoltre è un buon punto di partenza per esplorare i dintorni grazie alla sviluppata rete di ciclabili. La più famosa è la n.12 che porta al castello di Hluboka, uno dei più belli e grandi di tutta la repubblica ceca.
Lasciata Ceske Budejovice inizia la seconda tappa del percorso di questo itinerario che porta a Trebon.
La repubblica Ceca è tra i grandi produttori di olio di colza in Europa e la colza prima di essere raccolta e lavorata si presenta in bellissimi fiori gialli distribuiti su immensi campi dove il contrasto con il blu del cielo trasforma i paesaggi in dipinti.
Sulla strada per Trebon la natura è romantica, natura che l’uomo ha modificato con cura ed attenzione già dal XIV secolo e il risultato sono oltre 6000 laghetti artificiali con molte isole, zone umide, paludi e torbiere, che offrono dimora ad innumerevoli specie animali e vegetali, tutte queste specificità sono entrate a far parte delle riserve della biosfera UNESCO.
I laghi che si costeggiano durante il tragitto sono principalmente artificiali e vennero fatti costruire per evitare le esondazioni dei fiumi da una parte e per avere degli allevamenti ittici a cui attingere dall’altra. Sui fondali di questi specchi d’acqua vengono pescate le carpe, che nei secoli sono diventate il piatto tipico della regione e addirittura il piatto natalizio nazionale.
Dopo la particolarità di questi paesaggi arriviamo a Trebon, una piccola città termale con un centro storico intimo e ben conservato e dalla storia strettamente collegata all’allevamento ittico. La città risale al XII secolo ed il suo complesso con il monastero, la chiesa agostiniana e la fortificazione hanno reso Trebon una meta turistica piacevole ma per nulla affollata.
I dintorni della città, che in origine erano paludi e zone umide, sono stati trasformati in un ingegnoso sistema di laghi e stagni nel corso dei secoli. Questa zona è ora meta di turismo per gli amanti della natura, per la sua bellezza particolare e per la sua concentrazione di biotopi naturali. L’area circostante, conosciuta collettivamente come “Třeboňsko” ha la particolarità davvero unica di non essere un autentico paesaggio originale, ma piuttosto una terra ricostruita da mani umane in epoca medievale.
In conclusione questo itinerario rappresenta un’ottima opportunità adatta veramente a tutti per scoprire in una manciata di chilometri le peculiarità che rendono la Boemia unica ed inimitabile nel suo genere, sia dal punto di vista naturalistico che architettonico e gastronomico.
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