A spezzare il ritmo nel paesaggio Boemo sono gli innumerevoli laghi che si inseguono sul percorso, alcuni sono collegati tramite canali, altri li attraversi su antichi ponti di pietra oppure ti ritrovi a pedalare su lingue di terra incastonate tra specchi d’acqua. Impossibile evitare allo sguardo le numerose casette di legno a bordo lago che garantiscono ai pescatori luoghi tranquilli dove pescare e passare il fine settimana. Quelli che però potrebbero sembrare semplici laghi in realtà hanno una storia che affonda le radici nei secoli e soprattutto non sono laghi naturali.
Non è un caso se in occasione di Expo 2015 la Repubblica Ceca, che non ha sbocchi sul mare, abbia declinato il suo padiglione al tema dell’acqua, grazie ai suoi 3 grandi fiumi, canali, laghi artificiali e sorgenti termali, l’acqua è diventata un tema centrale per lo sviluppo del paese.
Tra tutte, la storia dei laghi artificiali è sicuramente tra le più interessanti in quanto ognuno di questi è da considerarsi un imponente opera dell’uomo la cui costruzione è iniziata nell’Europa centrale fin dal Medioevo. Questi bacini variano da meno di 1 ettaro a diverse centinaia e sono ormai diventati una componente paesaggistica integrata di tutto il paese, si stimano più di 50,000 ettari di laghi di cui 33,000 solo nella regione Boema. Il più grande tra questi fu fatto costruire dalla nobile famiglia dei Rozmberk nel XV secolo e misura 489 ettari, stiamo parlando quindi di un lago creato interamente dall’uomo che misura circa 700 campi di calcio.
Oltre all’allevamento dei pesci hanno anche un importante ruolo idrologico in quanto provvedono alla gestione delle risorse idriche ed alla protezione della natura. Le zone litoranee di questi specchi d’acqua costituiscono ecosistemi che offrono habitat adatti per anfibi, invertebrati ed in particolare per uccelli acquatici. Alcune di queste zone, come il Trebonsko, grazie alla presenza di molte specie rare sia vegetali che animali, soprattutto volatili, sono diventate aree protette e riserve della biosfera tutelate dall’Unesco.
Una cosa che colpisce della Repubblica Ceca è che il piatto tipico natalizio sia la carpa, tutto farebbe pensare a stufati di carni, arrosti innaffiati con la birra o qualcosa del genere, ma la storia come sempre ci viene incontro con delle spiegazioni più che plausibili sul perchè la carpa sia diventata tradizione così forte.
Per la stragrande maggioranza dei cechi il Natale non sarebbe Natale senza il tradizionale piatto natalizio ceco, la carpa impanata e fritta servita con insalata di patate. In un paese dove la carne la fa da padrona questo pesce risulta l’alternativa per il giorno della natività in quanto poteva essere mangiata anche nell’ultimo giorno dell’avvento dove invece era bandita la carne rossa, simbolo di opulenza e ricchezza. La carpa allevata nelle peschiere della Boemia meridionale, ha un ruolo importante nella magia del Natale ceco, infatti tradizione vuole che qualche settimana prima del 25 vengano vendute agli angoli delle strade dai pescatori che usano dei tini pieni d’acqua come contenitori, i pesci si possono acquistare vivi per poi portarli a casa e cucinarli, qualcuno li tiene a nuotare nella vasca da bagno fino alla notte di Natale per la gioia dei bambini.
L’allevamento delle carpe risale all’XI secolo, quando i monasteri mantenevano dei picoli stagni per l’allevamento delle carpe ma l’incremento rilevante si ebbe nel XV e XVI secolo quando nacque il distretto dei laghi nella Boemia meridionale.
Ogni anno, da metà ottobre fino alla fine di novembre, le attività di pesca sono frenetiche e l’evento stesso della pesca è diventato parte della tradizione natalizia per le persone che vivono nelle vicinanze di questi laghi. Intere famiglie si presentano per una gita in cui sfidano il freddo per guardare i pescatori in tuta di gomma tirare su reti colme. Di solito un po ‘di pesce fresco viene grigliato alle bancarelle sul posto per i visitatori e viene servito con birra o vino.
Viaggiando per la Boemia si possono incontrare molti ristoranti che offrono questa specialità in diverse forme, il modo più comune di cucinare le carpe e friggerle, con o senza impanatura ma si può anche cuocerle al forno oppure farne una zuppa calda, ma le ricette sono molteplici e rendono questo pesce d’acqua dolce il piatto tradizionale ceco per eccellenza.
[Testi e foto di Paolo Ciaberta]
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