Le Tre Cime di Lavaredo: il giardino delle rose

Siamo al 30 di giugno, ma le cime delle montagne sono ancora innevate e questo rende ancora più suggestiva la nostra uscita. Non è raro in questa stagione vedere ancora la neve soprattutto alla quota che oggi raggiungeremo. Vi consigliamo di portare con voi qualche indumento pesante, poiché non è raro imbattersi in temperature non prettamente estive soprattutto nelle ore mattutine e serali.


Cime innevate

Cime innevate

Zimmer AltoAtesine

Zimmer AltoAtesine

Mappa

Altimetria

altimetria itinerario in bici tre cime di lavaredo

Traccia gps | Mappa kml

Partiamo da Dobbiaco dove abbiamo deciso di concederci prima una giornata di benessere e relax, accolti dalla tipica ospitalità altoatesina che sa come coccolare i turisti. Non è complicato trovare ottime sistemazioni sia in Zimmer (camere in case private, con una generosa colazione inclusa) che in Hotel. La Val Pusteria si trova nel Sud Tirolo orientale in direzione Est-Ovest da Bressanone a Lienz, in Austria. Da qui parte una delle più frequentate (e facili, in quanto in discesa e con ritorno in treno) tratte ciclabili d’Europa, la Dobbiaco – Lienz, appunto.

Tra le bellezze naturali che rendono famosa questa zona ci sono le Tre Cime di Lavaredo che rappresentano il simbolo della Alta Val Pusteria e delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’UNESCO. Queste imponenti rocce sono testimonianza di grandi imprese che hanno fatto la storia antica e moderna dell’alpinismo. Attorno alle Tre Cime si sviluppa un’ampia rete di sentieri e percorsi adatti ad ogni tipo di camminatore, mentre per i bikers vi sono ciclabili e percorsi Mtb per ogni “gamba”.

La pedalata si svilupperà all’interno di un anello con partenza e ritorno da Dobbiaco passando per 3 laghi: Dobbiaco, Landro e Misurina per poi dirigerci verso i Rifugi Auronzo e Lavaredo per un totale di circa 60 km e 1.500 metri di dislivello.

Lasciato l’abitato di Dobbiaco prendiamo la ciclabile della Val di Landro che con piacevole sorpresa scopriamo essere uno sterrato ben battuto. Dico a sorpresa perché ormai quasi tutte le ciclabili anche in Trentino Alto Adige sono tutte asfaltate, questo certamente per consentire a tutte le tipologie di biciclette di poterne godere la bellezza. Il percorso è in leggera salita e dopo 3 km incontriamo il Lago di Dobbiaco, un piccolo lago localizzato a Sud della città. Proseguiamo per 8 km lungo la ciclabile e arriviamo al lago di Landro, che è uno tra i tre laghi naturali più grandi dell’Alta Val Pusteria. Il luogo è incantevole e già da qui si inizia a godere una vista spettacolare verso le Dolomiti.

Lago di Landro

Lago di Landro

Lasciamo lo sterrato e la ciclabile e cominciamo a pedalare in direzione Lago di Misurina lungo la SS48 bis che ci mostra (alle nostre spalle) maestoso il massiccio della Croda Rossa; la strada continua a salire, con pendenze mai ripide, tra il 5-6%. Iniziamo a preparaci per la lunga salita che sappiamo dover affrontare per arrivare alle Tre Cime. Queste maestose rocce sono lì che ci attendono con il loro rigoroso aspetto pregno di antiche evoluzioni e trasformazioni che ne hanno plasmato la forma, integrando e fondendo due tipologie di rocce: quella dolomitica e quella vulcanica. Rocce che generalmente in natura non si trovano mai vicine perché derivanti da processi e ambienti completamente diversi.

Lungo la ciclabile tra i boschi

Lungo la ciclabile tra i boschi

Lungo la ciclabile

Lungo la ciclabile

Arrivare al lago di Misurina significa godere di uno spettacolo naturale indimenticabile, non per nulla è definito la “Perla delle Dolomiti”. Nel lago, posto a 1756 metri s.l.m., si specchia il versante Sud-Ovest delle tre Cime di Lavaredo, i Cadini, il Sorapìss, il Cristallo. Questo è il cuore delle Dolomiti. Una sosta un po’ più lunga per fare un po’ di foto è assolutamente doverosa. Abbiamo già percorso 20km in salita.

Lago Misurina

Lago Misurina

Le acque del lago Misurina

Le acque del lago Misurina

Ripartiamo anche perché il bello, ciclisticamente parlando, deve ancora arrivare: è qui che iniziamo a sudare! Per arrivare al Rifugio Auronzo dobbiamo affrontare altri 8km d’asfalto: uno in falsopiano, uno in discesa e sei di salita molto impegnativa, sia per la pendenza che per la quota altimetrica. Si sale in questa strada chiusa al traffico, con solo qualche mezzo autorizzato e pochi pullman disturbano la nostra quiete e, tornante dopo tornante, raggiungiamo il “cielo” ovvero il Rifugio Auronzo. Siamo a quota 2.400 metri. Qui ci sembra già di allungare la mano e toccare questa immensa catena Dolomitica che si estende davanti ai nostri occhi, ma possiamo avvicinarci ancora di più e cercare di sentire il cuore pulsante di queste rocce.

Verso le Tre Cime

Verso le Tre Cime

Strada per le Tre Cime

Strada per le Tre Cime

Un sentiero sterrato – per fortuna in piano – ci porta proprio sotto le Tre Cime e al Rifugio Lavaredo. Si tratta di un sentiero ben battuto ma dobbiamo procedere lentamente perché sono tante le persone che vi passeggiano, ma ci va giusto bene perché continuiamo a fermarci e a fare foto (anche a delle marmotte). I panorami impressionanti ripagano abbondantemente della fatica fatta!

Rifugio Auronzo

Rifugio Auronzo

Il cielo sulle Dolomiti

Il cielo sulle Dolomiti

Pedalando sulle Dolomiti

Pedalando sulle Dolomiti

Verso il Rifugio Lavaredo

Verso il Rifugio Lavaredo

Il panorama delle Dolomiti

Il panorama delle Dolomiti

Rifugio Lavaredo

Rifugio Lavaredo

Da qui in poi è vietato alle bici, anche se spesso capita di incontrare bikers poco rispettosi delle regole che decidono di raggiungere comunque il Rifugio Antonio Locatelli. Noi vi consigliamo di portarvi nello zaino le scarpe da trekking, magari passando la notte al Rifugio Lavaredo, e poi di proseguire a piedi seguendo il percorso n°101 che vi porterà al Rifugio Locatelli dove potrete vedere le Tre Cime da un’altra prospettiva, quella delle famose cartoline delle Dolomiti.

Il Rifugio Locatelli può essere raggiunto anche dalla Val Fiscalina attraverso Val Sassovecchio o attraverso la Valle Rienza, Landro lungo il sentiero n°102. Il sentiero n°101 dopo la forcella di Lavaredo e il sentiero n°105 sulla parte Nord delle Cime sono vietati al passaggio delle bici: questo perché d’estate sono luoghi molto frequentati dagli escursionisti. Sottolineiamo che è importante rispettare questo divieto: non solo perché se infrangete le regole sarete punibili e sanzionabili ma per il rispetto del territorio e delle persone che percorrono a piedi questi sentieri. Facciamo rientro a Dobbiaco ripercorrendo lo stesso tragitto dell’andata.

SCHEDA TECNICA

• Punto di partenza: Dobbiaco
• Punto di arrivo: Dobbiaco
• Lunghezza totale: 60 Km
• Durata del Tour: 6 ore
• Difficoltà: impegnativo sia per il dislivello che per le quote raggiunte
• Dislivello massimo: 1.500 metri
• Fondo: 70% asfalto 30% sterrato

INFORMAZIONI UTILI


• Periodo ottimale da giugno a settembre

• Se ne avete l’opportunità fermatevi a dormire in uno dei Rifugi, avrete così modo di poter organizzare anche un uscita di trekking e quindi godere anche dei sentieri vietati al passaggio delle bici e anche di assistere al tramonto (se la giornata è serena) alla Enrosadira. Le rocce grige, aride e brulle si addolciscono di un caldo colore rosato. Si tratta di pochi attimi ma che affascinano e incantano.

• Non affrontate il percorso senza allenamento: è molto impegnativo per le pendenze e l’altitudine.

• La Alta Val Pusteria offre agli appassionati della bici molte opportunità. Dalla bici da corsa alla Mountain bike ai percorsi ciclabili anche per famiglie. Vi è la possibilità anche di poter fare una bikemobil card ovvero una card che vi consentirà di utilizzare illimitatamente tutti i mezzi pubblici in Alto Adige per uno, tre o sette giorni consecutivi (non vale per i treni della OBb). In queste giornate inoltre si potrà avere anche a noleggio una bicicletta.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *