Itinerari

Monti della Laga in bici: il versante orientale

Monti della Laga in bici: il versante orientale

Per la nostra campagna “Dal terremoto alla bici” un itinerario lungo il versante orientale dei Monti della Laga in bici.

Paesaggio sulla Laga

Itinerario interessato dai sismi avvenuti nella seconda metà del 2016. In particolare è il luogo delle scosse di ottobre. Si tratta di strade di montagna qualche volta danneggiate. Per cui, prudenza sempre. La strada avanza in tornanti, risale i crinali, si perde in curve dentro le valli ombrose.
Territorio di faggi, aceri, castagni, querce, olmi. Alle pendici della Laga hanno vissuto generazioni di tagliaboschi, i quali trasportavano i tronchi dai crinali scoscesi a dorso di mulo.  Nerito è il paese in cui ogni agosto si ripete la festa dei boscaioli. Mentre ogni vigilia di Natale si fa il fuoco in piazza, secondo tradizione andrebbe alimentato fino all’Epifania. Cortino 982 m sul livello del mare, si trova a 18 km dall’epicentro del terremoto di agosto. A metà degli anni cinquanta del novecento contava oltre i tremilacento residenti. Oggi seicentocinquanta.
Dopo il sisma sono circa cento gli sfollati tra le frazioni, già spopolate dalla migrazione patologica che da decenni interessa l’Appennino.

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Sono paesi esposti, fermi sulle schiene delle montagne. Può succedere tutto, un cambio di vento, l’ennesimo terremoto, una neve. Gli uomini rimasti si incontrano per le vie di sempre, si raccontano una storia del passato, di bosco, di lupi.

È un giro nell’identità modesta dell’Appennino in cerca di luoghi sobri, che sono quello che sono. La montagna migliore, quella che non vuole piacere a nessuno. Un po’ desolazione, un po’ rifugio. Terra promessa e perduta degli uomini qualunque.
Borghi nascosti, sembrano imprevisti, assenti da tutto il resto, dal mondo di valle. Bisogna andarli a cercare e trovarli dopo molto viaggio, molti giri di pedale. Osservarli da lontano prima. Sono paesi veritieri, sostanziali. Mai l’orgoglio di un muro di cinta, di una torre merlata. Si tratta di una vicinanza di case, per una strategia di unione contro gli inverni. Così giorno a giorno, tempo al tempo. Sono paesi che aspettano chi torna, aspettano sempre, qui aveva ragione Pavese.

Cascate

Il terreno della Laga è impermeabile, l’acqua scorre in superficie creando numerosi torrenti e cascate. L’Adriatico è destinazione e bacino definitivo dei ruscelli. In Abruzzo il mare è molto vicino alle quote, anche se si può solo immaginare guardando ad est, dietro file di colli verdi e altre cime. Il mare c’è, si sa. Anche se corrisponde a una presenza lontana, in montagna sembra appena un numero, la cifra zero delle altitudini.

Mappa

Profilo altimetrico

profilo altimetrico percorso monti della Laga in bici

Questo profilo altimetrico si riferisce solo al percorso principale, senza le deviazioni

Traccia GPS (.gpx e .kml)

Da Rocca Santa Maria a Belvedere seguendo la SP 48, oltre Belvedere sulla SP 47, passando per Elce, poi Cortino. Si svolta per Altovia. Si procede in direzione del Monte Gorzano fino ad intersecare la SP 45A verso Cervaro. Si può scendere a Cevaro, salire in visita a Frattoli, scendere di nuovo e puntare Nerito. Si pedala in direzione sud/sud-ovest.
Ci sarebbe la possibilità di una deviazione prima di Valle Vaccaro, svoltando a destra su via Trieste, risalendo le quote per circa 400 m di dislivello e riscendendo verso Cesacastina nei pressi della valle delle Cento Fonti. Si può lasciare la bici e fare due passi lungo il sentiero di fianco alle cascate.