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Transtenerife: la traversata dell’isola in bici da corsa

L’isola di Tenerife si sviluppa longitudinalmente lungo l’asse sudovest – nordest e chi si fida delle proprie gambe e della propria testa non può rinunciare a mettersi alla prova nel Transtenerife: un coast-to-coast epico di 130 km e oltre 3.400 metri di dislivello che attraversa la caldera del Teide.

Il Teide, per intenderci, è la montagna più alta della Spagna e nel suo Parco Nazionale corre una strada che lo attraversa per intero solcando ere geologiche differenti, scandite da colate laviche successive dai colori più disparati.

Ciclista attraversa il deserto del Parco Nazionale del Teide a Tenerife

Il Transtenerife non è roba per principianti e va affrontata con cognizione di causa, tenendo in considerazione che, in caso di bisogno, lungo il percorso l’unico hotel disponibile è Los Paradores che si trova non molto distante dalla base del Teide. Come se non bastasse, nei mesi estivi le temperature nel Parco Nazionale possono superare i 40°, mentre nei mesi invernali le temperature possono scendere notevolmente fino a raggiungere lo zero creando un’escursione termica di oltre 20° tra il punto più alto e il punto più basso del tour. Data l’insistenza costante dei venti Alisei nella regione, si suggerisce di affrontare il Transtenerife da oriente verso occidente e di partire la mattina presto per affrontare questo straordinario percorso per evitare di essere sopraffatti dall’insorgere dell’oscurità proprio sul più bello.

Spiaggia di Benijo a Tenerife
Photo by Julian Hanslmaier on Unsplash

Il modo più suggestivo per affrontare il Transtenerife è partendo dalle sabbie nere della Playa de Benijo e, da qui, giunti al Roque de las Bodegas, affrontare la dura salita che porta al Bailadero e quindi alla magnifica strada che corre lungo il massiccio di Anaga

Transtenerife: due ciclisti nel massiccio di Anaga

Giunti a San Cristobal de la Laguna, giusto il tempo per un caffè e un boccone al volo e si riparte lungo la TF-24 che porta a La Esperanza. Questo tratto, di circa 8 km è uno dei meno appassionanti del percorso, superati i quali inizia il vero spettacolo, quando la bicicletta si fa strada tra due montagne e, curva dopo curva, il paesaggio e la vegetazione cambiano mentre si guadagna terreno.

La fatica qui è sovrastata dalla bellezza dell’ambiente circostante che non assomiglia a null’altro che abbiate mai visto.

Ciclista si riposa a bordo strada

Attorno a quota 1.300 metri si attraversa la zona della Lagunetas che è uno dei luoghi protetti dell’isola, meta di turisti per una foto ricordo che voi avrete meritato più di chiunque altro. Qui si corre sul crinale della dorsale dell’isola e nelle giornate più limpide, ruotando la testa, si rimane sbalorditi dalla vista dell’Oceano, appena sotto.

Ciclista alla Base del Teide a Tenerife

Attorno ai 2.000 metri, come da manuale, la vegetazione scompare per lasciare posto solamente a pietra lavica che assume le forme più disparate, dettate dalla fluidità dell’eruzione vulcanica che l’ha generata. Da questo punto in poi, e per circa 30 km ancora, vi sembrerà di pedalare sulla luna, con una strada che gira attorno a giganti di pietra dalle forme improbabili e alle volte inquietanti.

Ciclista pedala davanti al Teide nel Transtenerife

Davanti a sé, si staglia fiera la cima del Teide, un cono che sorge austero dalla sua gigantesca caldera. L’altipiano lascia spazi aperti in ogni direzione e si possono trovare venti anche molto forti che condizionano la pedalata e a cui vale la pena prestare attenzione tenendo le mani salde sul manubrio.

in bici da corsa nel Parco Nazionale del Teide

Lasciandosi la teleferica del Teide alle spalle si incontra il Parador, un hotel ristorante pronto a ospitare i ciclisti la cui cucina è degna di nota. Per chi si ferma a pernottare, si raccomanda di partecipare a una serata di Stargazing: in compagnia di un astronomo professionista si passa qualche ora con il naso all’insù a osservare la volta celeste. Sfruttando la posizione geografica, l’altitudine e la mancanza di inquinamento luminoso sembrerà di essere immersi tra stelle, nebulose e pianeti per un’esperienza indimenticabile.

Ciclista a bordo strada durante il Transtenerife

Da qui la strada inizia lentamente a piegare verso valle e, arrivati al mirador di Boca Tauce, dove si può ammirare il Pico Viejo, figlio dell’ultima eruzione del 1798, si può scegliere di tornare verso la costa sfruttando la strada TF-21 che porta a sud verso le località di Los Cristianos.

Le piscine naturali di Alcala

In alternativa si può andare prendere verso nord sfruttando la strada TF-38 che continua la traversata attraverso il deserto di lava. Perdendo quota le ginestre lasciano il posto alle conifere e si precipita rapidamente verso la costa dove l’oceano attende per un bagno corroborante, magari in prossimità di Alcalà dove le piantagioni di banane nascondono il tesoro delle piscine naturali.

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