Vent’anni in bicicletta e sconfiggere la malattia
E’ il 1989 e a Randolph Westphal, trentenne di Nidderau, cittadina tedesca a due passi da Francoforte, viene diagnosticato un melanoma che secondo i medici gli concederà ancora dai 6 ai 20 mesi di vita.
Da quel giorno Randolph sale in sella alla sua bicicletta e a colpi di pedale affronta una straordinaria battaglia contro la malattia che oggi ha la fortuna di raccontare. 24 anni in giro per il mondo, 200 mila chilometri percorsi, un incidente in Argentina nel 1996, 5 anni trascorsi in ospedale, perdita temporanea della parola, del gusto e dell’olfatto, e soprattutto 28 interventi chirurgici per sconfiggere il melanoma. Un viaggio dai numeri incredibili che gli hanno consentito l’ingresso nel “Guinness book of word record”.
Randolph è in Italia da diversi mesi e si sostiene anche grazie all’aiuto di albergatori e privati. Quando gli chiedono qualcosa del suo viaggiare da solo risponde che lui non è da solo ma c’è la sua famiglia a tenergli compagnia, Nanook e Chinook, due cani husky, che porta con sé in un rimorchio ben saldo alla bicicletta.
Dopo mesi di viaggio nello Stivale, Randolph trova anche il tempo per un richiamo nei nostri confronti in tema di rispetto e cura dell’ambiente. “Italia, mi dispiace per te, ma uno Stato funziona solo se la sua gente rispetta compiti e leggi, e la vostra attenzione nei confronti dell’ambiente ad esempio si dimostra ancora insufficiente“. E di seguito viene mostrata una impietosa gallery fotografica di rifiuti che occupano strade, copertoni, e incuria generale.
Ma per il globetrotter tedesco si deve anche un plauso alle regioni che secondo lui in quanto a pulizia e rispetto della natura hanno qualcosa da insegnare. Su tutti la Toscana e la Liguria.
L’ultimo consiglio è per chi come lui deve superare i momenti difficili della vita: “Fate ciò che desiderate fare. Io ho lottato insieme alla mia bicicletta“.