Cosa si è detto alla conferenza sull’economia del cicloturismo, a Nantes

cicloturismo-economia-conferenzaSi è tenuta mercoledì 26 settembre a Nantes, in Francia, la Conferenza sull’economia del turismo in bicicletta, organizzata da ECF (European Cyclists’ Federation) ed EGWA (European Greenways Association). I temi di cui si è discusso sono stati i progetti Greenways ed Eurovelo, ed in generale si è parlato di come allargare la fascia di cicloturisti in Europa per incrementare un mercato in continua crescita e che un recente studio dell’Unione Europea ha rivelato valere 44 miliardi di euro all’anno.

Dominique Lebrun, coordinatore del France’s National Cycling si è confrontato con oltre cento personalità del mondo del cicloturismo asserendo come prima necessità quella di ampliare il target dei viaggiatori in bicicletta. Per raggiungere l’obiettivo gli esperti hanno inquadrato alcune azioni da attuare nel breve e nel lungo periodo, ad esempio:

  • Fornire informazioni precise e affidabili sul cicloturismo e le opportunità che offre;
  • Garantire un’ampia scelta di ricettività “bike friendly”;
  • Integrare con i mezzi pubblici i tratti più impegnativi degli itinerari cicloturistici;
  • Rafforzare il lavoro di promozione sui social media;
  • Lavorare a stretto contatto con l’industria ciclistica, che ne trarrebbe enormi benefici economici.

Come spiega Adam Bodor, responsabile per ECF del progetto Eurovelo, se fino ad oggi abbiamo immaginato i cicloturisti come un popolo di temerari con bici e borse stracariche, adesso invece è ora di coinvolgere maggiormente le famiglie, i principianti e le donne, a volte restie soprattutto sulla possibilità di viaggiare da sole.

Foto | Flickr

Commenti

  1. Avatar Daniele C. ha detto:

    I mezzi pubblici sono molto importanti, purtroppo nella mia città, Torino, non è possibile portare le bici nella nuova metropolitana, così come le comitive di cicilisti non possono portare più di 2-3-4 bici sulla cremagliera che da Sassi porta alla basilica di Superga. Eppure di ciclisti ce ne sono tanti e sicuramente molti son quelli che vorrebbero farsi un giro in collina partendo direttamente dalla.. collina.
    E di esempi come questi chissà quanti ce ne sono in giro per l’Italia.
    Idem per la ricettività: ci sono sempre più agriturismi, ma pochi si occupano seriamente di ospitare ciclisti, chiedendo in giro viene fuori che non hanno attrezzatura e non vogliono comprarla, poi non si sa se hanno un posto sicuro dove tenere le bici di notte, e alcuni accettano l’arrivo di una data comitiva soltanto se composta da un tot. numero di persone, non inferiore.
    Viene voglia di scorazzare in auto coi panini appresso :(

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