Tilmann Waldthaler, “avventuriero, fotografo, scrittore”, come asserisce il suo sito, è uno che di viaggi in bici se ne intende: in 35 anni ha pedalato per 450’000 km attraverso 143 paesi diversi.
Waldthaler era già un viaggiatore atipico prima che si accendesse la passione per la bicicletta. La svolta avvenne nel 1974, quando durante un trekking nel deserto australiano incontrò un ragazzo in bicicletta, che gli raccontò dei suoi viaggi su due ruote; ripensando qualche mese dopo a questo incontro, Waldthaler decise di comprarsi una bici…
Il primissimo viaggio, che lui descrive come un “test”, lo portò (con l’ausilio di una nave) da Darwin, in Australia, a Invercagill, in Nuova Zelanda; ciò che lo convinse a continuare con la bici, oltre alla bellezza della Natura, furono i contatti con le persone incontrate sul tragitto – qualcosa in cui chiunque abbia fatto un viaggio, anche breve, in bici o a piedi può riconoscersi.
Qualche mese dopo questa prima esperienza, Waldthaler, insoddisfatto della sua vita quotidiana, decise di “rivoltarla completamente”, e di partire per il suo primo, lungo viaggio in bici: da Invercagill (Nuova Zelanda) a Capo Nord in Norvegia, 4 anni e 55’000 km di pedalate.
Quello è stato solo l’inizio di una lunga serie di viaggi, tutti sicuramente affascinanti:
- da Capo Nord al Golfo di Guinea (Africa occidentale): 28’000 km nel 1982-84
- tour delle Alpi Centrali: 4’000 km nel 1985
- risalita del Nilo, dal Delta alle fonti: 6’000 km nel 1986-7
- giro del mondo lungo l’equatore: 135’000 km nel 1989-92
- traversata dell’Australia da Perth a Brisbane: 6’500 km nel 1994
- Himalaya: 6’000 km nel 1995
- seconda traversata dell’Australia, questa volta alternando tratti in bici a tratti a dorso di cammello: 8’000 km nel 1997-98
- il continente americano da nord a sud, dall’Alaska alla Patagonia: 30’000 km nel 2001-03
- dalla Germania alla Turchia: 5’300 km nel 2004-05
- terza traversata dell’Australia: 8’000 km nel 2006-07
Anche le sensazioni e le emozioni provate da Waldthaler durante i suoi viaggi sono simili a quelle descritte da altri grandi avventurieri: ciò non le rende tuttavia meno uniche, o meno vere. Waldthaler parla di scoperta di sé, di libertà del pensiero, di indipendenza, di allontanamento dalle preoccupazioni della vita quotidiana; viaggiare vuol dire occuparsi dell’attimo presente, e non di cose su cui si ha un’influenza solamente minima; viaggiare in bici, che per sua natura costringe a spostarsi molto più lentamente di quanto accade con altri mezzi, è anche un modo per conoscere meglio i territori che si attraversano e le persone che vi abitano. Senza dimenticare i benefici per il corpo, tenuto sempre in ottima forma dal regolare esercizio.
Una delle domande che spesso ci si fa quando si legge di questi grandi viaggiatori è: come riescono a pagarsi le spese? All’inizio Tilmann si adattava a fare dei lavoretti nei vari posti che raggiungeva. Oggi, conquistata una certa notorietà, egli è sponsorizzato da alcune aziende che producono biciclette e abbigliamento tecnico.
Data la grande esperienza di Waldthaler, è sicuramente utile ascoltare i suoi consigli in materia di equipaggiamento. Il consiglio principale è: meno cose ci si portano dietro, meglio è. Per quanto riguarda il “come” trasportarle, Waldthaler ha elaborato quello che lui chiama “il principio delle 6 borse”: le due tasche posteriori sono dedicate una a tenda, materassino e sacco a pelo, e una ai vestiti e a un piccolo kit di primo soccorso; una tasca anteriore serve per contenere tutto ciò che ha a che fare con il cibo, dalle provviste agli accessori per cucinarle; l’altra tasca anteriore contiene gli strumenti e le parti di ricambio principali per la manutenzione della bici; la quinta borsa, al manubrio, contiene le cose più importanti o di valore, come i documenti o una macchina fotografica; infine, un’ultima piccola borsa, posizionata sopra il portapacchi posteriore, serve per quegli oggetti che, a seconda del giro, Tilmann prevede di dover usare più spesso. Ad ogni modo, secondo Waldthaler ognuno deve fare la propria esperienza, ed elaborare il metodo di trasporto migliore per sé.
L’ultimo viaggio che Waldthaler ha fatto, fra il 2010 e il 2012, è stata una riedizione al contrario del suo primo viaggio “serio”: dalla Norvegia alla Nuova Zelanda; durante il tragitto, Tilmann ha compiuto 70 anni: è forse arrivato il momento di ritirarsi? Noi crediamo proprio di no…
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati