Berlino: aggiornato il biciplan, nuove ciclabili e obiettivo 20%

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“London Calling”, cantavano i Clash. E se Londra chiama, Berlino risponde. Le due capitali sembrano infatti essere in competizione nello sviluppo di strategie ad ampio respiro per promuovere l’uso della bici. Se il sindaco di Londra Boris Johnson ha pubblicato qualche giorno fa la sua “Vision for Cycling”, il Senato della capitale tedesca ha appena rivisto e aggiornato la Radverkehrsstrategie, la “strategia per il trasporto su bici”, un documento che per ampiezza e ambizione è sicuramente paragonabile a quello pubblicato oltremanica.
Berlino è già oggi una città decisamente bike-friendly: il 13% degli spostamenti quotidiani infatti avviene sulle due ruote non motorizzate. Il governo locale punta a raggiungere il 20% entro il 2025. Le tappe principali per arrivare a questo obbiettivo sono due.

La prima è l’imminente nascita, entro il 2015, di un “Pedelec-Korridor”, una lunga pista ciclabile che dovrebbe collegare il centro di Berlino ai suoi sobborghi. L’idea è quella di rivolgersi ai pendolari che si recano quotidianamente in centro per lavorare. Poiché le distanze possono essere anche rilevanti (10 km o più), si punta – come si intuisce anche dal nome del progetto – a una diffusione delle bici elettriche per coinvolgere anche i meno sportivi. L’amministrazione vuole allearsi ai datori di lavoro, affinché questi ultimi creino dei parcheggi sicuri per le bici; ai lavoratori delle aziende coinvolte verranno fornite gratuitamente, in prova per 2-3 mesi, delle e-bikes. Parcheggi sicuri e attrezzati (ad esempio con la possibilità di ricaricare le batterie) sono previsti anche nelle stazioni ferroviarie.

La seconda grande tappa ha come scadenza il 2020: già oggi Berlino vanta una rete di piste ciclabili per un totale di circa 160 km; l’amministrazione vuole portare a 350 i chilometri di percorsi ciclabili nella città e nei dintorni. Similmente a quanto accade a Londra, anche queste saranno divise in due categorie: piste ciclabili lungo gli assi di spostamento principali della città e percorsi più tranquilli all’interno dei quartieri.

A queste due misure principali verranno affiancate una serie di iniziative meno immediatamente “visibili”, ma altrettanto importanti. Si punta molto ad esempio all’educazione stradale dei bambini, con l’organizzazione di corsi per la guida sicura delle bici nel traffico della città. L’integrazione fra bici e mezzi pubblici sarà aumentata, con la costruzione di più parcheggi nelle stazioni e l’espansione delle possibilità di trasporto delle bici su autobus e metro. Continua inoltre la promozione dello shopping in bici: fra i punti previsti dal progetto c’è anche la trasformazione di alcune strade centrali, con parcheggi per le bici e la fornitura di cestelli per trasportare le cose acquistate.

La “Radverkehrsstrategie” non è esente da difetti, primo fra tutti una certa vaghezza nella descrizione degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli. Comunque, dato il buon lavoro fatto finora, non c’è ragione di credere che l’amministrazione non sia seriamente impegnata. Alcune misure inoltre, come quelle relative alle bici elettriche, godono del sostegno del governo federale, rendendone quindi l’implementazione più sicura.
Con le principali capitali europee che ormai fanno a gara nella promozione dell’uso della bici, speriamo che anche da noi, in vista delle prossime elezioni comunali a Roma, si riesca a porre questo tema all’ordine del giorno.

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