Giro delle Fiandre, 100 anni di memorie
L’articolo di Angelo Melone su Repubblica sui festeggiamenti per il centenario del Giro delle Fiandre.
Per celebrare i 100 anni della classica fiamminga, gli amatori si cimenteranno sui mitici muri. Per il Belgio una festa nazionale, tanto da far dichiarare al grande Freddy Maertens: “Mi chiedo perché siamo così appassionati e non riesco ancora a trovare una risposta.”
E’ uno dei “monumenti” (si chiamano proprio così) del ciclismo, un nome che accende passioni antiche ancora ai nostri giorni, in cui una gara in bici non ferma più intere nazioni davanti a poche tv in bianco e nero o attorno a una radio. Talmente evocativa da far passare alla storia Fiorenzo Magni – uno dei più grandi, coraggiosi e “sfortunati” (per aver incrociato sulle strade Bartali e Coppi insieme) ciclisti italiani come “Il Leone delle Fiandre”. E’, appunto, la “Ronde”, il terribile giro delle Fiandre che ha compiuto i suoi cento anni.
Intendiamoci: ancora adesso…
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io non credo che agnelli si stupisca tutti i giorni dei suoi miliardi come pure Berlusconi. così noi italiani non sappiamo la enormità della nostra produzione di arte nei secoli.
viene da sè che avendo davanti a sè quel tesoro che sono le fiandre da un punto di vista biciclistico non si stupisca .
andando in bici tutti i giorni i fiamminghi si appassionano a quelli superbravi che scalno quei muri con rapporti impossibili e che richiamano migliaia di campioni da ogni parte del mondo.