Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Innata è un’azienda italiana affacciatasi da poco al mondo delle bici elettriche. I suoi prodotti sono stati presentati al pubblico per la prima volta all’ExpoBici di Padova del 2013, e ancora oggi è difficile trovare informazioni su queste bici su Internet. Anche il sito ufficiale Innata non dice molto. E’ stato con molta curiosità quindi che abbiamo testato il loro modello pieghevole, la Innata Folding 201. I punti di forza di questo modello sono la leggerezza (19kg) e la naturalezza della pedalata assistita grazie al motore Sunstar. Ma andiamo a conoscere meglio la bici.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

La parte elettrica

Questa Innata 201 è una fra le pochissime pieghevoli a montare un motore centrale con sensore di sforzo, in particolare il Sunstar S03+, da 24V. Il motore centrale garantisce un’ottima distribuzione dei pesi, è generalmente più efficiente in quanto agisce direttamente sulla trasmissione, e permette una facile manutezione delle ruote.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Le leve dei freni non sono dotate di cut-off per interrompere l’assistenza del motore, ma si tratta di una scelta corretta in quanto con questo tipo di motore il cut-off non serve, e l’assistenza si interrompe immediatamente non appena si smette di pedalare.

Il comando sul manubrio (con luci molto fioche e difficili da leggere anche con una modesta luce ambientale) permette di selezionare tre livelli di assistenza. Essendoci un sensore di sforzo, questi tre livelli determinano la proporzione secondo cui il motore moltiplica la potenza espressa dal ciclista: il 75, il 100 e il 150%. In pratica, se il ciclista pedala a 100W, il motore può aggiungere altri 75W, altri 100W o altri 150W, a seconda del livello selezionato. Al diminuire della potenza espressa dal ciclista, diminuisce anche, proporzionalmente, quella espressa dal motore: per questo motivo non è possibile la cosiddetta “pedalata simbolica”, cioè il far girare i pedali a vuoto facendosi trasportare interamente dal motore. Un display con l’indicazione della velocità istantanea, della distanza percorsa e altro ancora sarebbe un’ottima aggiunta alla bici.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

La batteria, nella versione “a borraccia” montata sul tubo orizzontale del telaio, ha una capacità di 264Wh, valore sotto la media, che però contribuisce a tenere basso il peso.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

I componenti meccanici

Il telaio ha uno sviluppo orizzontale allungato che ci è piaciuto molto fin dall’inizio, sia dal punto di vista estetico che funzionale.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

La scelta dei componenti sembra essere stata fatta avendo in mente la necessità di mantenere basso il peso della bici. C’è da dire che data la finalità d’uso di questa Innata 201 (spostamenti su asfalto di pochi chilometri) era forse inutile pensare a un allestimento diverso.

La forcella non è ammortizzata, e trasmette ogni vibrazione alle braccia, che dopo un uso intenso risentono un po’ delle vibrazioni.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Le ruote non sono dotate di sgancio rapido; montano degli utili parafango che completano il look della bici; un portapacchi sulla ruota posteriore sarebbe stato utile.

La sella non è fra le migliori che abbiamo provato, e anche questa “si fa sentire” in caso di uso intenso.

I freni sono dei semplici v-brake che svolgono onestamente il loro lavoro.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

I pedali – ripiegabili – sono molto “plasticosi”.

Molto buona la cambiata – gestita dal deragliatore Shimano e dal comando GripShift – che è risultata essere sempre rapida e precisa.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

La bici in prova non è dotata di luci o campanello, ma questi al momento dell’acquisto vengono forniti al cliente secondo i suoi gusti personali.

La prova su strada

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

L’altezza di sella e manubrio è facilmente e rapidamente regolabile, cosa fondamentale in una bici elettrica pieghevole.

Il sensore di sforzo è molto sensibile, e il motore inizia ad assistere la pedalata in modo praticamente istantaneo e progressivo: non si sente lo “strappo” tipico  dei motori con sensore a magneti. Se, da una bassa velocità di crociera, si decide di spingere sui pedali e aumentare l’andatura, il motore aumenta subito anch’esso la potenza erogata. Infine, quando si smette di pedalare, lo stacco dell’assistenza è immediato. In definitiva, la pedalata è assolutamente naturale, tanto che a volte praticamente ci si dimentica di stare su una bici a pedalata assistita (anche grazie al fatto che il motore è decisamente silenzioso).

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201Anche con il livello di assistenza più basso il motore aumenta la potenza espressa dal ciclista di ben il 75%, un valore più che sufficiente nella maggioranza delle situazioni che si possono incontrare in città, per chi ha un minimo di allenamento; in questo modo inoltre l’autonomia della batteria è al massimo e, se non ci sono troppe salite, si potrà arrivare a percorrere anche 50 chilometri circa. Si sente la necessità di passare al secondo (100%) o al terzo (150%) livello di assistenza solo in salita, per non far diminuire troppo la velocità.

A proposito di salita: la ripartenza su pendenze anche abbastanza elevate (abbiamo provato fino al 14%) non presenta alcun problema, proprio grazie al sensore di sforzo che fa partire immediatamente il motore. La stessa cosa succede ai semafori: ci si può anche dimenticare di scalare marcia prima di fermarsi senza conseguenze negative.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201La bici è molto scorrevole, grazie anche al posizionamento centrale del motore, e si pedala benissimo anche ad assistenza disattivata. Essendo piccola e compatta, con il peso posizionato molto in basso, è anche molto divertente da guidare e reattiva in ogni situazione. Il motore centrale e l’assistenza progressiva fanno sì che anche su sterrato non ci sia alcun slittamento delle ruote; lo sterrato (anche facile) non è comunque il terreno d’elezione per questa bici, anche per la forcella rigida e i copertoni lisci: si tratta in fondo di una bici da città.

Come si ripiega

L’Innata Folding 201 ha un sistema di chiusura molto simile a quello della Bad Bike Awy: la leva per ripiegare il manubrio è praticamente identica.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Il sistema usato per ripiegare il telaio vero e proprio è comodo e rapido.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Ecco in primo piano la levetta (con sicura) per ripiegare la bici

Le operazioni di chiusura vengono facilitate dalla leggerezza della bici. Per far rimanere stabile la bici piegata, è necessario abbassare il canotto reggisella, su cui va a scaricarsi il peso. Una volta ripiegata, la bici misura 88x45x68 cm, dimensioni che rendono possibile e gratuito il traporto sui mezzi pubblici.

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Conclusione

Test bici elettrica pieghevole Innata Folding 201

Questa Innata Folding 201 è sicuramente una valida bici pieghevole elettrica da città. I suoi punti di forza sono la leggerezza (19 kg) e la naturalezza della pedalata offerta dal motore Sunstar. La bici è molto agevole da guidare (anche a motore spento), si ripiega facilmente, e grazie al sensore di sforzo non disabitua alla pedalata effettiva.

Tuttavia, non possiamo non rilevare che il prezzo di listino (2660 euro) ci sembra eccessivo, considerando che a parte l’ottimo motore Sunstar gli altri componenti della bici (telaio, freni, ruote eccetera) sono buoni ma non eccelsi.

Come termine di paragone, a circa 1350 euro si può prendere una pieghevole elettrica Bad Bike Awy che, anche se più pesante (23 kg), ha componenti di ottima qualità. La differenza fra motore posteriore con sensore di pedalata (Bad Bike Awy) e motore centrale con sensore di sforzo (Innata 201) alla fine è più una questione di gusti che altro (vedi per approfondire la pagina sui sistemi di rilevazione della pedalata).

Commenti

  1. Avatar Tommy ha detto:

    Bellina questa pieghevole, mi piace soprattutto il fatto che monta un sensore di sforzo, non ce ne sono tante così

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