General Motors: un bike sharing per 19 mila dipendenti

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Per risolvere il problema dello spostamento di 19 mila dipendenti all’interno del suo gigantesco campus Warren Technical Center, nella periferia di Detroit, l’azienda automobilistica americana General Motors ha deciso di farli muovere in bicicletta e avviare un servizio di bike sharing, che affiancherà auto private e navette.
I dipendenti GM potranno da ora pedalare per compiere gli spostamenti quotidiani attraverso i 61 edifici dell’area che si estende per 1,3 km^2, con 18 chilometri di strade e 1,8 chilometri di tunnel.

General Motors è parsa molto orgogliosa di questa scelta, che certo ha destato curiosità essendo una prima assoluta per una casa automobilistica statunitense.
Ad occuparsi della realizzazione dell’ambizioso programma sarà Zagster, un’azienda privata di bike sharing, il cui amministratore delegato Timothy Ericson si è complimentato con GM per la scelta virtuosa che inciderà positivamente sulla salute e sulle abitudini dei dipendenti. Ericson ha inoltre esortato le altre case automobilistiche a seguire l’iniziativa di General Motors.

Anche i dipendenti sembrano entusiasti, almeno a sentire il parere di John Waechter, ingegnere e progettista di GM, che ha ricordato come incentivare l’uso della bici nel campus aiuterà i dipendenti a fare più attività fisica e sperimentare tipologie di mobilità diverse dall’automobile.

Per quanto incentivata, l’adesione al servizio di bike sharing sarà comunque facoltativa, e sarà possibile completarla e gestirla online grazie ad un’applicazione realizzata per l’occasione.
Ogni bicicletta sarà dotata di un cestino per trasportare notebook e piccoli oggetti. General Motors ha poi specificato nel suo comunicato che i dipendenti in bici dovranno indossare il casco ed utilizzare il campanello quando pedalano in prossimità dei pedoni.

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