Dai Paesi Bassi all’assolata California. La pista ciclabile dotata di pannelli solari integrati nella pavimentazione, avviata come esperimento lo scorso ottobre in Olanda, comincia a farsi strada anche nel resto del mondo. L’idea alla base è semplice ma rivoluzionaria: poiché i pannelli solari hanno bisogno di un’ampia superficie per produrre quantità significative di energia, perché non sfruttare delle superfici già esistenti, come appunto le strade? Naturalmente si sono dovuti superare alcuni problemi tecnici relativi alla resistenza nel tempo di questi pannelli, oltre a renderne la superficie compatibile con le esigenze di ciclisti e pedoni.
Dopo i primi mesi di sperimentazione, la notizia di oggi è che questi pannelli si sono rivelati più efficienti del previsto. Il tratto sperimentale di 70 metri è riuscito a generare un totale di 3000kWh. In una giornata di sole, con soli 70 metri è possibile generare energia sufficiente per tre case di piccole dimensioni. In questo caso specifico, l’energia accumulata durante il giorno è usata per alimentare il sistema di illuminazione pubblica notturna.
Sten de Wit di SolaRoad, l’azienda che ha progettato e realizzato questa pista ciclabile, afferma che in un anno è possibile aspettarsi una produzione di 70kWh all’anno per ogni metro quadro. Il fondo stradale è realizzato a strati, unendo cemento, vetro, gomma, e silicone per i pannelli solari. Sono abbastanza resistenti da sopportare il peso di un camion di 12 tonnellate. La durata attesa dei pannelli solari è di 20-25 anni, mentre sono necessari circa 15 anni per coprire le spese iniziali.
Il periodo di prova era stato previsto per l’appunto per capire quanto sia efficace una soluzione del genere. Dati gli ottimi risultati, è quasi certo che questo tipo di piste ciclabili venga adottato in misura sempre maggiore in Olanda, e in tutti i Paesi che sapranno seguirne l’esempio. Intanto SolaRoad ha già firmato un accordo con lo Stato statunitense della “sunny” California.
Foto | thenexttech.startupitalia.eu
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