Case cantoniere oasi per il cicloturismo

La politica della riconversione potrebbe dare buoni frutti. Il progetto di trasformare le vecchie case cantoniere oggi inutilizzate e abbandonate in strutture ricettive all’insegna del turismo sostenibile e della mobilità nuova piace al titolare del Mibact Dario Franceschini, che recentemente ha affrontato il tema nel corso di un convegno sui cammini del pellegrini in previsione dell’imminente Giubileo.

Ristrutturare e valorizzare gli immobili sarebbe strategico per l’economia del territorio, come sottolinea Franceschini: “Venezia, Roma, Firenze sono sempre più preda di un turismo mordi e fuggi che diventerà insostenibile per quei centri e altre realtà di altrettanta bellezza ma poco frequentate. Per questo diventa un’assoluta necessità puntare su un modello di turismo sostenibile e di qualità, valorizzando l’idea dell’Italia come museo diffuso”.

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Secondo un primo monitoraggio – come emerso da un incontro la settimana scorsa tra Beni Culturali, Demanio e Anas – ci sono 1.600 vecchie case cantoniere che potenzialmente possono affrontare una nuova vita, conservando l’insegna e le caratteristiche del passato, ma diventando punti di ristoro e di accoglienza per i turisti della mobilità dolce. Locande e “bici-grill” per cicloturisti, ma anche per camminatori e amanti del trekking a cavallo. Peraltro circa una sessantina di quelle case cantoniere si trovano sul tracciato della via Appia: uno dei percorsi che il Mibact intende far tornare a vivere trasformandolo in un itinerario a misura di persona.

Il progetto di valorizzazione delle case cantoniere dovrebbe entrare nel vivo dal prossimo 16 dicembre, come ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi: “Lavoriamo a un progetto concreto per mettere le case cantoniere in rete, visto che hanno una dislocazione veramente interessante. Pensiamo possano diventare parte di percorsi turistici per ciclisti e pellegrini, fornendo ospitalità a basso costo. Vogliamo replicare quanto già stiamo facendo sulla via Appia e sulla via Francigena“.

Fonte | Il Sole 24 Ore

Commenti

  1. Avatar Maurizio Acerbo ha detto:

    E’ una cosa che avevo proposto nel 2007 quando ero parlamentare di Rifondazione Comunista ma mi scontrai con la volontà contraria del governo. Sono curioso di conoscere il piano di Franceschini nei dettagli.

  2. Avatar Francesco ha detto:

    Lo penso sempre anch’io ogniqualvolta ne passo una nei miei giri in bici. Ma non sono troppo ottimista…

  3. Avatar luca Oblak ha detto:

    E ‘ un ‘ottima idea ma mi piacerebbe vedere se c’è qualcosa in Friuli Venezia Giulia zona Trieste

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