Cima Grappa in bicicletta

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Decidiamo di salutare questo autunno a modo nostro, e per farlo saliamo sino in cima grappa percorrendo una vecchia strada mai trafficata. Partiamo che è dicembre e ovviamente saliamo da uno dei versanti più difficili, versante usato dai nostri soldati durante la grande guerra per portare i rifornimenti nelle trincee e nei posti teatro di sanguinose battaglie. Saliamo dal Salto della capra che in 8 Km fa 1.000 metri di dislivello, le pendenze sono assurde e gli ultimi 4 Km costantemente sopra il 20%.

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Dopo 3 ore di salita io non mangio nulla, la strada non perdona e vengo colpito da crampi indescrivibili, inizio a nutrirmi e camminare, evito di salire in bici. Arriviamo al salto della Capra e buchiamo le nuvole come due aeroplani: da qui il panorama è mozzafiato, un panorama che solo il Grappa ti sa offrire in inverno. Percorriamo strade fantastiche scavate nella roccia, non c’è nessuno a parte uno stambecco che ci sbuca davanti a 2 metri da noi, vediamo trincee teatro di sanguinose battaglie ed arriviamo a Cima Grappa.

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Abbiamo percorso 32 Km di salita da zero a quasi 1.900 metri, abbiamo visto scenari che solo questa natura ti sa offrire. Nemmeno il tempo di bere qualche cosa di caldo che è già tardi, sono le 15:00, tra un po’ fa buio e la macchina è a 42 Km di distanza. Scendiamo dalla normale e in meno di 40 minuti siamo a valle e via verso l’auto.
Un percorso fantastico da fare, lo consigliamo a chi è preparato perché non ti lascia scampo, in questo periodo le discese all’ombra sono ghiacciate, ma ti lascerà un senso di pace indescrivibile.

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Commenti

  1. Avatar Francesco ha detto:

    Il Grappa non perdona…
    In inverno l’unica strada aperta e “pulita” è la Cadorna. Le altre in un inverno normale (non questo…) scompaiono sotto la neve.
    Ciao

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