Compatte e con carico ribassato. Le nuove Longtail sono Made in Italy
Ho la sensazione che in Italia la Primavera delle Cargo Bike stia per sbocciare, da qualche anno si sta creando un mercato nuovo che sta diventando sempre più esperto ed esigente, ma l’offerta commerciale finora è arrivata prevalentemente dal mercato estero già esistente e da qualche raro produttore italiano.
Avrei scommesso sul Trike, invece è il modello Longtail che in questo momento sta appassionando i progettisti e i designer italiani. Il motivo è che in Italia ci siamo approcciando da poco a questo mondo, la richiesta è quella di Cargo Bike poco ingombranti, agili e facili da guidare. Da queste esigenze sono nati contemporaneamente tre modelli di cargo bike a due ruote, compatte con carico posteriore ribassato e ruote piccole.
Alpacargo è nata da qualche mese tramite un crowdfunding. L’esigenza del progettista Diego Brunello era quella di trasportare merce su una bicicletta, ma le Cargo Bike in commercio risultavano troppo lunghe e pesanti, così è nata Alpacargo, una Cargo compatta, agile e leggera, pesa solo 14 Kg, con carico posteriore su pianale allargato che supporta fino a 100 kg e senza vincoli di altezza (a differenza dei modello Long John con carico anteriore davanti alla visuale del conducente), ruota posteriore più piccola che abbassa il pianale del carico e ne garantisce la stabilità. Il telaio è in alluminio realizzato artigianalmente tra Trento e Padova ed è fatto in modo tale da poter riporre la bicicletta anche verticalmente, scelta illuminante per chi ha problemi di spazio.
In casa Bicicapace è nata Justlong. “L’obiettivo principale” spiega Francesco Lombardi “sono le famiglie con più di un bambino. Ma naturalmente è anche pensata per carichi pesanti o voluminosi e, quindi, per le consegne”.
Justlong è una bicicletta Cargo nata principalmente da questa esigenza: trasportare due bambini posteriormente sfruttando un lungo portapacchi a cui attaccare due seggiolini, questo consente di avere più confort nella guida senza l’ingombro del seggiolino anteriore, meno sbilanciamento perché il carico è basso rispetto al guidatore grazie alla ruota 20″.
Justlong è Made in Italy, ma studiata per l’esigente mercato del Nord Europa e il prezzo è appetibile.
Una bicicletta “da battaglia”, robusta e studiata in ogni piccolo dettaglio per l’utilizzo in città. Justlong è la versione family di Bicicapace, è più lunga, ma non supera i 2 metri, e mantiene le caratteristiche principali della prima. Tramite un gioco di equilibri tra telaio e cavalletto i bambini possono salire da soli senza che la bicicletta si ribalti, inoltre è stata studiata una protezione per portare i bambini che, una volta scesi, si può trasformare in un contenitore porta oggetti… tutto ciò che un genitore dovrebbe chiedere alla sua bici!
Fabriga Grazilla Bus di Veloplissè è appena stata presentata ufficialmente al Cosmobike Show di Verona classificandosi terza al contest E-Bike Style promosso da Bike Style magazine . Io ho avuto la fortuna di vederla dal vivo in anteprima e vi garantisco che Paolo Ghielmetti, il suo ideatore, è riuscito a creare una Cargo Bike mantenendo intatto l’allure della mitica Graziella. Una utility bike pieghevole ispirata alla pieghevole per eccellenza. Grazilla Bus è nata allungando la Grazilla di Veloplissè, una Graziella rivisitata con l’aggiunta di elementi provenienti dl mondo BMX come il manubrio e le ruote maggiorate. Oltre ad essere una foldable, se messa in verticale mantiene l’equilibrio, un’ottima soluzione anti-furto che permette di tenerla ricoverata anche in casa o in ufficio. La sfida di Veloplissè è richiamare il Made in Italy utilizzando un’icona del design italiano, ma soprattutto “fare le cose all’italiana” come si facevano negli anni Sessanta. Tutto questo ad un prezzo contenuto. Ce l’ha fatta, tra qualche settimana sarà in commercio a meno di mille euro.
“Riconoscere il bisogno è la condizione primaria del Design“(cit.). In questo caso il bisogno c’è: sta crescendo un pubblico di ciclisti che ha delle richieste specifiche, questo pubblico bisogna ascoltarlo e non sarà più un pubblico di nicchia.
La cargo Bike è il futuro e ha infinite possibilità di realizzazione, in Italia ad oggi è un tema vergine su cui lavorare che vale la pena di perseguire.
Grazie per l’apprezzamento e per la Fiducia Antonella, leggerti è proprio un piacere!