Tern, leader nel settore delle bici pieghevoli, ha appena presentato ufficialmente la sua nuova bici elettrica pieghevole Tern Elektron. Si tratta di un mezzo di ottima qualità (con un paio di difetti), ma dal prezzo decisamente alto: riuscirà ad avere successo anche da noi?
Quando un’azienda leader nel settore delle bici pieghevoli come Tern usa i prodotti di un’azienda leader nel settore delle bici elettriche come Bosch, il risultato non può che essere una bici elettrica pieghevole di alta qualità come la Tern Vektron.
Le bici elettriche pieghevoli disponibili sul mercato sono già molte. Sono un’ottima soluzione per la mobilità urbana: le ruote da 20″ le rendono più leggere delle bici elettriche normali, e più agevoli nel traffico; da ripiegate possono viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, per sfruttare l’intermodalità; la possibilità di tenerle in appartamento o in ufficio scongiura il problema del furto. Sono quindi mezzi importanti per diffondere l’uso della bici nelle nostre città. È per questo che ne abbiamo testate molte, di vario tipo, e di vari prezzi.
La grande maggioranza delle bici elettriche pieghevoli sul mercato è dotata di motore al mozzo e un semplice sensore di rotazione dei pedali. Si tratta del sistema più semplice e più economico, e sicuramente valido. Tuttavia chi desidera la maggiore naturalezza data da un sistema con motore al mozzo e sensore di coppia ha molta meno scelta. Tern ha deciso proprio di puntare su un sistema di questo tipo, scegliendo il motore Bosch e abbinandolo a componenti meccanici di ottima qualità.
La bici è stata appena presentata al pubblico e quasi nessuno ha potuto provarla dal vivo, quindi quello che scriviamo è basato sui nostri ragionamenti a partire dalle immagini e dai dati tecnici disponibili. Ci sembra che Tern abbia puntato soprattutto alla comodità nella pedalata, sacrificando un po’ il peso e quindi la trasporabilità a bici piegata. Lo si capisce da parecchi particolari, come la presenza di freni a disco, parafanghi, portapacchi, e un tubo reggisella doppio.
Fra i lati positivi della bici c’è la piena compatibilità con i sistemi di accessori Tern (garantita ad esempio dall’attacco per portapacchi anteriore) e tutti i vari accorgimenti per una facile piegatura della bici tipici dei modelli Tern. Molto ingegnoso anche il sistema di regolazione del manubrio, che permette di trovare la giusta posizione in sella (per chi è alto fra i 140 e i 195 cm). La comodità anche su asfalto sconnesso è garantita dalla scelta dei copertoni, i famosi Schwalbe Big Apple, che assicurano l’assorbimento delle vibrazioni.
Per quanto riguarda il sistema di propulsione, Tern ha puntato sul sistema Bosch che ormai conosciamo bene, qui declinato nella versione Active Line. La batteria da 400Wh garantisce un’ampia autonomia, soprattutto considerando che una bici pieghevole è solitamente usata per spostamenti di pochi chilometri in città. Il motore è nella versione da 250W, e assiste fino ai 25 km/h, rientrando pienamente nella definizione di bici a pedalata assistita che non ha bisogno di immatricolazione o assicurazione.
Questa bici elettrica pieghevole Tern Vektron comunque non è certo perfetta. Ci sono almeno due punti critici a nostro avviso: il primo deriva dall’inflessibilità del sistema Bosch, che rende necessario usare il “guscio” Bosch per la batteria. Questo ha impedito a Tern una soluzione un po’ più moderna nel posizionamento della batteria. Ci sono bici elettriche pieghevoli che alloggiano la batteria nel tubo orizzontale del telaio, mantenendo una grande facilità di piegatura e anche la possibilità di rimuovere velocemente la batteria se si preferisce ricaricarla lontano dalla bici. In questo modo tra l’altro la batteria sarebbe anche più protetta da furti e agenti atmosferici.
La seconda critica che possiamo fare a questa Tern Vektron è il sistema di trasmissione: perché non puntare su un cambio al mozzo abbinato a una cinghia? Questo avrebbe garantito una maggiore pulizia (la cinghia non va oliata, e quindi non sporca se la si tocca mentre ad esempio si ripiega la bici, come può capitare), e avrebbe permesso di eliminare il deragliatore, sempre esposto a colpi anche a bici piegata. Ci sono soluzioni semplici e valide come quella vista sulla Wayel E-bit H ma anche soluzioni di alta qualità come il cambio automatico NuVinci N380 abbinato a una cinghia Gates, come nella Cube SUV Hybrid che abbiamo testato.
In generale comunque si tratta di una bici elettrica pieghevole di alta qualità, pensata per chi riconosce il valore di questi mezzi, che permettono di spostarsi velocemente e agilmente in città anche trasportando una borsa piena di documenti o la spesa settimanale sul portapacchi posteriore, senza fare fatica e senza il rischio di furti. Il punto del “riconoscere il valore” è particolarmente importante, dato il prezzo di questa bici, che sarà di 3400$ in USA, e a quanto pare 2599£ in Gran Bretagna (possiamo quindi stimare un prezzo di circa 3mila euro da noi, quando sarà disponibile, probabilmente a metà 2017).
Il prezzo non sembra essere un problema negli USA, dove è attiva da pochi giorni una campagna Kickstarter che ha già raggiunto il suo obiettivo di 60mila dollari. Possiamo prevedere un buon successo anche in quei paesi in cui le bici sono già riconosciute come mezzi seri su cui vale la pena investire: Germania, Danimarca, Paesi Bassi… Più difficile forse sarà vedere delle Tern Vektron in circolazione in Italia, dove il prezzo medio d’acquisto di una bici è molto più basso. La rivoluzione ciclabile passa anche attraverso la comprensione che vale la pena spendere qualcosa in più per una bici di qualità, affidabile e piacevole da pedalare: questa bici elettrica pieghevole Tern Vektron potrebbe forse essere un passo nella giusta direzione.
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