La Commissione Trasporti approva 4 emendamenti per la mobilità nuova
Manca solo l’ok della Commissione Bilancio e poi le 4 proposte di modifica già approvate ieri dalla Commissione Trasporti della Camera potranno entrare nella Legge di Stabilità 2017. Così spera l’onorevole Paolo Gandolfi (Pd), firmatario dei 4 emendamenti per la mobilità nuova, di cui 2 riguardano il trasporto pubblico locale e 2 la mobilità ciclistica. Nello specifico si tratta di provvedimenti che mirano a finanziare con risorse certe e durature nel tempo voci di spesa per promuovere forme di mobilità sostenibile.
1. Agevolazioni fiscali per pendolari tpl. Un emendamento presentato riguarda l’introduzione – o meglio, la re-introduzione – della detrazione fiscale delle spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. “La norma – come spiega la nota illustrativa – è finalizzata ad introdurre norme di agevolazioni fiscali a favore degli utenti del trasporto pubblico al fine di incentivare l’uso dei mezzi pubblici e ridurre quello dei mezzi privati e di congestionare il traffico con benefici di carattere ambientale, con particolare riferimento alle grandi aree urbane”.
2. Stabilizzazione del fondo per il trasporto pubblico locale. Questo emendamento mira a stabilizzare la consistenza del fondo per il trasporto pubblico locale e a consentire programmazioni basate su risorse certe, perché attualmente l’ammontare del fondo (circa 5 miliardi di euro per il 2017, ndr) veniva finanziato dall’accisa sul gasolio, con una cifra quantificata di 3 anni in 3 anni: la richiesta è di stabilizzare la cifra annuale a 5 miliardi di euro l’anno a partire dal 2018. L’introduzione di questo articolo non comporta maggiori oneri per la finanza pubblica per il triennio le somme corrispondenti agli stanziamenti indicati sono già previsti nel bilancio dello Stato e non si prevedono ulteriori costi.
3.Ciclovie turistiche. Il sistema nazionale delle ciclovie turistiche – già finanziato nella Legge di Stabilità 2016 con 91 milioni di euro – con l’approvazione di questo emendamento riceverebbe ulteriori 83 milioni (13 per il 2017, 30 per il 2018 e 40 per il 2019) in carico al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Uno stanziamento per allargare il numero di regioni interessate, in aggiunta ai 4 progetti già individuati e finanziati – Ciclopista del Sole, Ciclopista Venezia-Torino, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese e GRAB – di cui sono stati firmati i protocolli d’intesa con le Regioni interessate alla loro realizzazione.
4.Mobilità ciclistica. Il quarto emendamento a firma Gandolfi approvato dalla Commissione Trasporti della Camera riguarda l’aggiunta di una voce all’articolo 21 e nello specifico il punto “g) mobilità ciclistica e sicurezza stradale dell’utenza vulnerabile”; in questo modo nel Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutture del Paese viene specificata una nuova voce con il settore relativo al miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale relativamente all’utenza vulnerabile, pedoni, ciclisti e motociclisti. Un emendamento che non comporta nuovi oneri per lo Stato.
Paolo Gandolfi, contattato da Bikeitalia.it, si è mostrato fiducioso per quanto riguarda l’ok della Commissione Bilancio, ultimo step necessario per l’introduzione dei 4 emendamenti nella Legge di Stabilità 2017. La risposta arriverà entro la prossima settimana. Per quanto riguarda gli ulteriori 83 milioni di euro per le ciclovie turistiche c’è l’appoggio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti mentre la stabilizzazione del Fondo per il trasporto pubblico locale a 5 miliardi di euro l’anno non comporta costi aggiuntivi per lo Stato.
Intanto sui social l’hashtag #emendamentigandolfi utilizzato per far conoscere le proposte di modifica a favore della mobilità nuova sta girando sulle bacheche di addetti ai lavori e non. Perché il presente e il futuro della mobilità urbana riguarda la società nel suo complesso, per questo come sottolinea Gandolfi: “Spero nel sostegno di tutti, perché le risorse destinate a queste forme di mobilità nuova sono soldi spesi bene”.