Nuove risoluzioni della Camera a favore del cicloturismo
Due Commissioni della Camera (Trasporti e Turismo) hanno adottato pochi giorni fa alcune risoluzioni che impegnano il governo a prendere misure in favore del cicloturismo.
Il lavoro del Parlamento va ben oltre le sedute della Camera che vediamo nei telegiornali. I parlamentari sono spesso impegnati nelle Commissioni, dei gruppi di lavoro ristretti che discutono testi di legge ed altri atti, come ad esempio le risoluzioni. Proprio alcune risoluzioni relative al cicloturismo sono state approvate l’11 gennaio da una seduta di due commissioni riunite, la IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e la X (Attività produttive, commercio e turismo). Le risoluzioni impegnano il governo ad adottare certe misure; il governo non è obbligato ad adottarle però: le risoluzioni hanno un valore limitato.
Cosa viene proposto al governo
In sintesi, le risoluzioni impegnano il governo a favorire, sostenere e sviluppare le potenzialità del cicloturismo. In particolare, i progetti Bicitalia della FIAB e Eurovelo dell’ECF sembrano essere, secondo le risoluzioni, le basi su cui lavorare, a cui aggiungere la rete delle linee ferroviarie dismesse.
Impostare la promozione del cicloturismo su una rete progettata a livello nazionale, andando oltre le particolarità di singoli progetti locali, vuol dire sicuramente seguire la giusta direzione.
“Premesso che…”
Come ogni testo burocratico che si rispetti, le risoluzioni sono precedute da vari “premesso che…”. Mentre normalmente questa sezione viene saltata a pie’ pari, in questo caso è interessante leggerla in quanto fa capire come, almeno nello staff dei deputati che lavorano in queste commissioni, ci sia consapevolezza dell’importanza del cicloturismo, e soprattutto dei suoi ritorni economici.
La necessità di sviluppare il cicloturismo viene infatti basata su tutta una serie di dati che mostrano la convenienza di investire in questo settore. Ne citiamo alcuni:
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- l’Italia è il primo produttore europeo di biciclette
- 450mila cicloturisti hanno visitato l’Italia nel 2013-2014
- il cicloturismo destagionalizza la domanda turistica, in quanto va da marzo a ottobre, non limitandosi ai mesi estivi
- il 61 per cento dei cicloturisti è straniero
- i cicloturisti scelgono mediamente strutture alberghiere di livello medio-alto
- ogni euro investito in piste ciclabili ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni
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Sono tutti dati e notizie che chi legge Bikeitalia conosce bene. È interessante notare come queste cose siano conosciute anche all’interno del Parlamento. Questo da una parte è confortante, dall’altra invece rende ancora più difficile comprendere come mai queste proposte restino (per il momento) sole risoluzioni, che come visto hanno relativamente poca importanza, invece di trasformarsi velocemente in leggi approvate.
In dettaglio
Ecco il testo di ciò che si propone al governo di fare. Il verbale completo della seduta si trova sul sito della Camera. Le risoluzioni impegnano il Governo:
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- a favorire, sostenere e sviluppare le potenzialità del cicloturismo con attività di promo-commercializzazione che coinvolgano la filiera costituita da Enit, APT regionali, Unioni di prodotto e consorzi, valorizzando l’offerta turistica di prodotti e pacchetti specifici, promuovendo le manifestazioni e gli eventi già esistenti e favorendo la costruzione di offerte tematiche differenti integrate lungo uno stesso percorso o differenziate per percorsi e legate al paesaggio, all’archeologia, ai beni culturali, ai pellegrinaggi, all’enogastronomia;
- a costruire sinergie a livello nazionale con il coordinamento del MiBACT e il coinvolgimento degli operatori del settore del turismo, stanziando risorse specifiche e favorendo strategie di promozione del settore del cicloturismo nazionale e dei percorsi sovraregionali che tengano conto della percezione del nostro Paese da parte degli stranieri;
- a favorire i processi di digitalizzazione delle informazioni e delle caratteristiche dei percorsi e dei luoghi interessati al cicloturismo;
- ad inserire all’interno della rete nazionale delle ciclovie turistiche i percorsi e i progetti di Bicitalia e EuroVelo monitorando lo stato di avanzamento dei lavori e delle priorità così come individuate dall’articolo 1, comma 640, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e dall’articolo 1, comma 145, della legge 11 dicembre 2016, n. 23;
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(Risoluzione Arlotti)
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- ad assumere iniziative per prevedere lo stanziamento di risorse specifiche da destinare alla valorizzazione e alla promozione del settore del cicloturismo, coinvolgendo l’intera filiera turistica, dando particolare rilievo alle iniziative e agli eventi già esistenti;
- a sostenere tutte le attività legate al settore del cicloturismo, anche attraverso la valorizzazione dell’offerta turistica e favorendo le proposte di pacchetti turistici specifici, in piena collaborazione con gli enti locali coinvolti;
- ad inserire all’interno della rete nazionale delle ciclovie turistiche i percorsi e i progetti di Bicitalia e EuroVelo monitorando lo stato di avanzamento dei lavori e delle priorità così come individuate dall’articolo 1, comma 640 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e dall’articolo 1, comma 145, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
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(Risoluzione Polidori)
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- a valorizzare il cicloturismo attraverso specifici accordi con enti locali e associazioni del settore;
- ad assumere iniziative per potenziare la rete informativa lungo i percorsi ciclo-turistici esistenti;
- a sostenere gli sforzi per la messa in sicurezza e la manutenzione delle ciclovie;
- a sostenere i progetti volti a trasformare le linee ferroviarie dismesse, ove non interessate da progetti diversi, in ciclovie turistiche
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(Risoluzione Abrignani)
Sarebbe meraviglioso poter trasformare le ferrovie dismesse . Sono una cicloturista che ama il suo paese. l’Italia è una cassaforte da aprire. Buon cibo, luoghi unici, persone cordiali, buon gusto. Facciamo vedere al mondo chi siamo e cosa la nostra penisola può offrire.