La polizia di Chicago è dovuta intervenire, durante l’ultima Critical Mass nella città americana, per disarmare un automobilista che aveva estratto una pistola puntandola contro i ciclisti presenti alla manifestazione.
Secondo la ricostruzione di Chicagoist, Alexander Doty avrebbe compiuto il gesto nei pressi di un incrocio nella zona di Greektown, dopo che alcuni partecipanti alla Critical Mass si sono seduti sul cofano della sua auto.
Doty è quindi uscito immediatamente e ha estratto una pistola minacciando i ciclisti nei paraggi. Per fortuna una volante della polizia si trovava proprio dietro la sua auto e due agenti sono potuti scendere per scongiurare il peggio, disarmando l’automobilista e denunciandolo per uso improprio di arma da fuoco.
Non è la prima volta che, in Italia e in altre città del mondo, durante una Critical Mass si incorra in situazioni spiacevoli in cui alcuni automobilisti manifestano una rabbia fuori controllo.
La tragedia sfiorata di Porto Alegre, in Brasile, è stata filmata ed ha avuto risonanza in tutto il mondo, ma è solo il più impressionante di una lunga serie di episodi documentati.
In Italia un episodio simile è avvenuto a Milano nel 2013 quando una minicar è riuscita ad infilarsi nel gruppo e ha volontariamente investito tre ciclisti.
L’aggressività stradale non è più solo un fattaccio sporadico da condannare, ma ormai ha raggiunto la dimensioni di una piccola piaga sociale. In Italia sono all’ordine del giorno gli episodi di violenza stradale legati alla ricerca di un parcheggio, al rispetto di una precedenza e altri motivi futili; episodi che, secondo l’Osservatorio il Centauro – ASAPS, sono stati 183 solo nel 2016 e hanno causato 4 morti e 238 feriti, di cui 31 molto gravi.
Giusto fermare l’individuo armato che ha avuto una reazione eccessiva, ma mi sarei arrabbiato pure io se qualcuno mi si fosse seduto sul cofano dell’auto.
Un po’ di educazione da parte anche di noi ciclisti non guasta.
Peraltro mi risulta che le manifestazioni “critical mass” siano delle pedalate organizzate ma non autorizzate, pur essendo a tutti gli effetti delle manifestazioni che interrompono il traffico di chiunque altro, con qualunque mezzo, abbia necessità di transitare in quel momento nelle strade coinvolte.
Se in tante occasioni si sono verificate situazioni spiacevoli, inizierei a pormi qualche domanda sul fatto che tale tipo di manifestazione sia veramente da continuare nelle stesse modalità.