I giovani vorrebbero pedalare, ma non lo fanno perché si sentono insicuri sulle strade. Sono questi in sintesi i risultati di una ricerca condotta da Shimano su un campione di persone fra i 18 e i 35 anni.
Gli esperti di mobilità conoscono bene il principio della “safety in numbers”: più persone pedalano, più diventa sicuro farlo. Il problema è dare il via a questo circolo virtuoso, compito che spetta ai singoli. I quali però, se non si sentono sicuri in sella, difficilmente inizieranno a pedalare. Lo si vede bene dai risultati di questo sondaggio realizzato da Shimano.
Il 61% dei giovani intervistati possiede una bicicletta, segno che almeno una volta nella loro vita hanno provato ad avvicinarsi alle due ruote come sport o come modalità di trasporto.
Solamente il 22% però usa la bicicletta per andare al lavoro. Gli altri si limitano a usarla nel tempo libero, oppure la lasciano in cantina.
Eppure quelli che vorrebbero usarla tutti i giorni sono il 53%, a cui possiamo aggiungere un 27% a cui piacerebbe pedalare con regolarità.
Il motivo alla base di questo “vorrei ma non posso”? In buona parte la paura del traffico, con solo il 18% degli intervistati che ritiene che la propria città supporti a sufficienza l’uso della bicicletta con piste ciclabili dedicate.
Si attesta sempre intorno al 20% la proporzione di intervistati che si sente a proprio agio con gli strumenti da meccanico in mano: gli altri preferiscono rivolgersi a parenti più esperti o ai professionisti. Dimostrazione che, almeno in questo caso, l’uso costante della bici va di pari passo con la conoscenza sulla sua manutenzione.
Questa ricerca di Shimano conferma i risultati di altri sondaggi sulla generazione dei millennials, tendenzialmente meno sedotta dal mito della automobile rispetto alla generazione precedente.
I giovani vorrebbero usare la bici e contribuire in questo modo anche alla salute delle altre fasce di età: lasciateli pedalare.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati