I migliori automobilisti? I ciclisti, secondo uno studio australiano

14 Novembre 2017

Chi è abituato a pedalare è più rapido nell’analizzare le informazioni visive alla guida di un’automobile.

bici in città

Quando si vuole sviluppare una certa abilità fisica o mentale, la strategia giusta non è dedicarsi interamente a quel compito. Se vuoi diventare bravo a giocare a calcio, non basta giocare a calcio tutto il giorno: devi fare anche esercizi di potenziamento, esercizi sull’equilibrio, sulla capacità di gestione dello stress e tanto altro ancora.

Un discorso simile può essere fatto per una abilità particolare: guidare un’automobile nel traffico. Un compito di altissima responsabilità, evidentemente gestito male da un gran numero di automobilisti, dati i risultati in termini di morti e feriti.

Secondo uno studio australiano gli automobilisti che hanno anche una lunga esperienza come ciclisti sono in grado di notare cambiamenti in scenari di guida, più velocemente.

Nel corso dello studio ai partecipanti sono state mostrate immagini relative a scenari di guida; per ogni scenario si alternavano velocemente due immagini leggermente diverse: a cambiare era la presenza o assenza di un cartello stradale, un’automobile, un pedone o un ciclista; i partecipanti dovevano individuare nel più breve tempo possibile cosa stesse cambiando fra le due immagini.

In pratica la domanda era: quanto sei rapido a notare che un pedone sta iniziando ad attraversare la strada davanti a te?

I risultati dell’esperimento, secondo gli studiosi, sono chiari: gli automobilisti con esperienza da ciclisti erano nettamente più rapidi nel notare cambiamenti negli scenari, soprattutto per quanto riguarda la presenza di biciclette e i cambiamenti nella segnaletica.

A cosa sarà dovuta questa differenza? Lo studio australiano non si spinge a fare considerazioni su questo. È possibile che chi si trova con regolarità in bici, vulnerabile in mezzo al traffico, sia abituato ad essere molto più attento a cosa succede intorno a sé: ne va della propria sopravvivenza. Chi guida invece ha la percezione di essere al sicuro nella sua scatola di metallo: fa attenzione agli altri, ma pensa che da questo non dipenda la sua personale sopravvivenza, e quindi è leggermente meno portato ad osservare tutto con attenzione.

Vorremmo chiudere questo articolo con una precisazione. Il concetto di “essere bravi alla guida” è un concetto pericoloso: chi pensa di essere bravo spesso è portato a spingere di più sull’acceleratore, diventando così un pericolo per sé e per gli altri.

L’automobile è un mezzo pericoloso in sé, data la sua massa, indipendentemente da chi la guida e da “quanto bravo” è. Per questo le misure di sicurezza più efficaci sono quelle che impediscono fisicamente alle automobili di accedere ad alcune zone, o per lo meno impediscono di raggiungere alte velocità in ambiente urbano, ad esempio con chicane artificiali, dossi o restrizioni della carreggiata.

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