Graziano Delrio: “Abbandonare l’auto si può”

11 Febbraio 2018

In occasione della Festa della Bicicletta organizzata da FIAB a Reggio Emilia nella giornata di ieri per celebrare l’approvazione della Legge Quadro per la Mobilità Ciclistica, abbiamo raggiunto Graziano Delrio, ministro uscente delle infrastrutture e dei trasporti a cui abbiamo chiesto un giudizio di fine mandato.

Dopo un elenco delle cose fatte (potenziamento degli investimenti per il trasporto pubblico locale, 100 milioni di euro all’anno per i comuni dotati di PUMS che vogliono implementare sistemi di trasporto pubblico ecologico e altri 100 milioni di euro per chi decide di produrre autobus in Italia, i fondi per la realizzazione della rete nazionale delle ciclovie, etc.), Delrio si è pronunciato anche su questioni più di metodo per l’approccio al tema della mobilità.

“L’arretratezza dell’Italia sul tema della mobilità urbana è soprattutto figlia di un’arretratezza culturale di chi progetta le nostre città che tende ancora troppo spesso a mettere al centro l’automobile e i suoi bisogni. Per questo il compito più arduo, ma anche più importante è intervenire su questo aspetto” ha detto Delrio che ha poi richiamato la propria esperienza da sindaco quando si trovò a fronteggiare ferventi opposizioni agli interventi di pedonalizzazione condotti che, però, “alla fine hanno trovato il consenso dei cittadini”.

La grande sfida resta però il Piano Generale della Mobilità Ciclistica che dovrà essere approvato entro il 15 luglio 2018, come previsto dalla Legge Quadro da poco entrata in vigore. Sul tema, il ministro non si sbilancia, ma tiene a dire che dopo la pubblicazione del Piano Strategico della Mobilità Sostenibile, atteso a giorni, anche il piano per la mobilità ciclistica avrà vita facile.

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