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Dalla UE 1,6 miliardi di € per la mobilità urbana

Dalla UE 1,6 miliardi di € per la mobilità urbana

Nei prossimi 7 anni l’Unione Europea insieme ad enti partner metterà a disposizione fondi per 1,6 miliardi di euro per studi, aziende e progetti volti a migliorare la mobilità urbana.

Le questioni di cui parliamo su Bikeitalia vanno molto oltre la bici. Tutte le società a livello globale mostrano una chiara tendenza verso l’urbanizzazione: sia quelle già avanti in questo cammino (come le società occidentali), sia quelle che l’hanno iniziato da poco (come le società africane).

Gli stati conteranno sempre meno, e le grandi decisioni verranno prese sempre più spesso dalle città, o da alleanze fra città. Pensiamo ad esempio all’alleanza fra città contro il cambiamento climatico, che bypassa lo stallo a livello interstatale. Anche a livello economico l’unità di misura più utile diventerà presto quella della città, più che quella statale. Lo stesso si può dire per quanto riguarda le innovazioni, con le startup che si concentrano in aree geografiche molto limitate rispetto alla grandezza degli stati in cui si trovano.

La concentrazione di molte persone in uno spazio ridotto pone immediatamente il problema della mobilità. Città in cui spostarsi è difficile, lento, fastidioso o addirittura pericoloso faranno molta più fatica ad attrarre persone volenterose e intraprendenti, e resteranno indietro.

Per questo l’Istituto Europea per l’Innovazione e la Tecnologia, una agenzia dell’Unione Europea, ha deciso di concentrare gli sforzi per i prossimi anni proprio sul tema della Mobilità Urbana. Dopo aver lanciato una gara, ha individuato Barcellona e il consorzio MOBiLus “Mobility for Liveable Urban Spaces” come base per lo studio, la ricerca e la sperimentazione su questi temi. E con un budget importante a disposizione.

Gli obiettivi del team di Barcellona saranno:
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  • Aumentare la qualità della vita negli spazi urbani ripensando la mobilità urbana
  • Promuovere l’innovazione attraverso l’istruzione e la formazione
  • Integrare servizi e prodotti di mobilità avendo al centro l’utente
  • Promuovere la competitività del settore economico della mobilità urbana europeo accelerando le opportunità del mercato
  • Stimolare cambiamenti nei comportamenti attraverso la regolazione con il coinvolgimento dei portatori d’interesse

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In termini più concreti, entro il 2026 ci si propone di:

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  • Sostenere il lavoro di 180 startup del settore
  • Formare 1450 laureati
  • Aumentare lo spazio nelle strade nel 90% delle città partner
  • Attrarre almeno 38 milioni di euro di ulteriori fondi per le imprese sostenute dall’istituto
  • Aumentare la mobilità condivisa in tutte le città partner

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Partner per l’Italia è Milano, grazie a ENEA.

Le cifre in ballo ci fanno capire che il tema della mobilità urbana è fondamentale per il futuro delle nostre società. Non si tratta quindi semplicemente di fare qualche pista ciclabile per accontentare i ciclisti. Si tratta di scegliere se si vuole vivere in città dinamiche, innovative, che hanno la speranza di saper rispondere alle enorme sfide globali che ci attendono; oppure se si vogliono città stanche, passive, ferme di fronte a un inesorabile declino.

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