8 start-up che vogliono cambiare il mondo della bicicletta

8 start-up che vogliono cambiare il mondo della bicicletta

Velo-City è un grande appuntamento per chi si occupa di ciclismo e mobilità ciclistica e, nell‘edizione in corso a Dublino, grande spazio è stato dedicato alle start-up che hanno lanciato prodotti e servizi dedicati al mondo delle due ruote a pedali.

Cyclers

Cyclers è una piattaforma digitale che sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire un navigatore dedicato a chi si muove in bicicletta, considerando anche aspetti come i dislivelli e il meteo, può suggerire anche forme di intermodalità. La piattaforma sfrutta meccanismi premianti per chi utilizza l’app su base quotidiana.

IXOW

Ixow è una start up svizzera votata alla lotta contro il furto di biciclette. L’ultima trovata si chiama Stemlock ed è un attacco manubrio che, attraverso l’uso di una chiave, viene smollato a tal punto da rendere totalmente incontrollabile la bicicletta.

NÜWIEL

Il prodotto realizzato da questa start-up di Amburgo è un rimorchio per biciclette con la capacità di trasportare fino a 200 kg di materiale con un’autonomia di 40 km. Il motore elettrico garantisce un’assistenza alla pedalata che rende di fatto quasi impercettibile la presenza del rimorchio.

Bikeep

Quello del furto di biciclette in ambito urbano è un problema sempre più grave che limita la diffusione nell’uso della bici. Per porvi rimedio, gli startupper di Bikeep si sono inventati una rastrelliera intelligente che blocca il telaio e la ruota anteriore e non richiede l’uso di un lucchetto proprio. Il sistema è controllabile attraverso una carta rfid oppure attraverso un’app.

Cyc-lok

Anche in questo caso il focus è la lotta contro il furto, ma la soluzione offerta dalla start-up irlandese è ancora più radicale: alloggiare le biciclette in quelli che potremmo definire degli “smart bike boxcontrollati attraverso un’applicazione dedicata con cui si può sbloccare la porta e anche pagare per l’utilizzo dei box.

Cycl

In questo caso il focus è la sicurezza del ciclista e questa start-up italiana si è inventata “Winglights” dei segnalatori luminosi da montare sulle estremità del manubrio per segnalare la propria presenza in strada in modo da evitare sorpassi ravvicinati e per segnalare il cambio di direzione, quindi delle sorte di frecce direzionali.

Beryl

Il bike sharing è un fenomeno in rapido sviluppo, ma il cargo bike sharing stenta ancora a decollare, principalmente a causa di una mancanza di modello di business e di logistica. Beryl ha pensato di dedicare il servizio alle aziende invece che ai privati, in particolare ad artigiani e piccole imprese che attraverso la condivisione possono ottenere grandi risultati. Le cargo bike vengono stipate all’interno di micro hangar che possono anche essere utilizzati come hub per la logistica.

Clicks+Links

L’idea in questo caso è di realizzare una bicicletta da utilizzare nella realtà virtuale per sperimentare in tempo reale le difficoltà e soluzioni di eventuali cambiamenti infrastrutturali apportate a un determinato percorso.

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