I contatori di ciclisti di Eco-Counter hanno rilevato un aumento nell’uso della bici nel mondo nel 2018 rispetto agli anni precedenti.
Eco-Counter è un’azienda che produce e installa rilevatori automatici del passaggio di ciclisti. Contare i ciclisti è operazione fondamentale: se una città ha come obiettivo l’aumento dell’uso della bici, è solo in questo modo (scientifico, e non spannometrico) che si può capire se le politiche messe in atto stanno funzionando o meno.
Ogni anno, Eco-Counter pubblica un rapporto (Worldwide Cycling Index) in cui presenta i dati rilevati dai suoi contatori sparsi in giro per il mondo (ce ne sono 3266 in 39 paesi). Il rapporto 2018 è stato presentato il mese scorso a Montréal, in occasione del Wellbeing Cities Forum, un appuntamento organizzato da NewCities.
L’aumento dell’uso della bici fra il 2017 e il 2018 è stato pari al 6 per cento. Il dato è scomponibile in ciclismo ricreativo (+3%) e ciclismo urbano (+7%).
Alcuni paesi hanno visto un aumento di più del 10%: Polonia, Cile, Repubblica Ceca, Lussemburgo e Svezia.
I paesi in cui l’aumento è stato compreso fra il 5 e il 10% sono: Norvegia, Finlandia, Germania, Austria, Svizzera, Australia, Francia.
I paesi in cui l’aumento è stato inferiore al 5% sono: Nuova Zelanda, Irlanda, Gran Bretagna, Canada, Spagna.
E l’Italia? L’Italia non ha un numero sufficiente di contatori: Eco-Counter ha preso in considerazione solo i paesi in cui ve ne sono almeno 20.
Chi raccoglie dati precisi sul passaggio dei ciclisti può analizzarli e capire quali misure prendere per favorire l’uso della bici. Chi non raccoglie dati rischia di andare a sbattere contro un muro di ipotesi non verificate. Per approfondire ciò che intendiamo con “approccio scientifico alla ciclabilità” potete scaricare gratuitamente questo ebook: clicca qui.
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