Pagati per andare al lavoro in bici: la situazione in Belgio

Pagati per andare al lavoro in bici: la situazione in Belgio

Anche in Italia ormai da diverso tempo si sta ragionando sulla possibilità di incentivare le persone che si recano al lavoro in bicicletta con un rimborso chilometrico di qualche centesimo, un’iniziativa che permetterebbe a molte persone di prendere in considerazione la bici come mezzo di trasporto quotidiano. Nel nostro Paese qualcosa di molto simile già accade nel comune di Massarosa e nella città di Bari, dove si stanno sperimentando soluzioni per invogliare le persone a muoversi in bici.

rimborso chilometrico in bicicletta

Mentre in Italia siamo ancora alle fasi sperimentali, in Belgio invece il rimborso chilometrico per chi va al lavoro in bici è ormai realtà dal 2011.  L’incentivo a recarsi al lavoro in bicicletta ha intercettato ad oggi più di 400 mila persone, il che vuol dire meno auto per le strade, meno inquinamento e più sicurezza.

Questi 400.000 mila ciclisti quotidiani in media si vedono accreditare sul proprio stipendio una somma che nell’arco dell’intero anno lavorativo raggiunge i 198-230 euro a persona. Tuttavia, se il dipendente lavorasse per 210 giorni l’anno percorrendo una distanza di 15 km e recependo un rimborso chilometrico pari 0,22 cent/km si raggiungerebbe la cifra di 1.386 euro. Soldi in più nella busta paga che si avvicinerebbero molto a una tredicesima mensilità, e non si può dire che non facciano comodo a molti.

Le distanze chilometriche da affrontare in bici per raggiungere il posto di lavoro sono in fin dei conti molto soggettive, c’è chi non farebbe più di 5 chilometri con una bicicletta da città e chi invece potrebbe sfruttare l’occasione del bike to work per tenersi in allenamento per l’uscita domenicale.

Il costo di questa iniziativa per le casse dello stato del Belgio equivale a 93 milioni di euro anno, una somma che però non tiene conto dei benefici generati in termini di risparmio di tempo, denaro, inquinamento non prodotto e costi sanitari ridotti.

Commenti

  1. Emanuele ha detto:

    Fa specie pensare che nella zona urbanizzata più inquinata d’Europa non si sia ancora fatto nulla di veramente incisivo per promuovere un nuovo modo di concepire la mobilità locale. Si pensa solo a bloccare determinate categorie di veicoli senza affrontare realmente il problema potenziando i mezzi pubblici e integrandolo con sistemi di mobilità privata eco-sostenibile che pissano diventare complementari ai mezzi pubblici. I vantaggi sarebbero veramente molti e su diversi fronti sia per i “singoli” che per la collettività

  2. italo ha detto:

    Buongiorno, io vivo e lavoro in Belgio. Il rimborso chilometrico per la bicicletta e’a titolo di favore e dipende da acoordi a livello aziendale. Lo stato garantisce una esenzione dalle tasse fino ad una tariffa di 0.24€/km con un limite annuo di 410€. Comunque la maggior parte delle ditte da un travel allowance anche se sis usa la macchina, solo che non viene dedotta dalle tasse. Nel mio caso specificao ho un travel allawance di 0.34€/km indipendentemente dal mezzo (auto/mezzi pubblici/bicicletta)
    https://finances.belgium.be/fr/particuliers/transport/deduction_frais_de_transport/trajet_domicile_travail/velo

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