Secondo un sondaggio realizzato da YouGov per Sustrans, nel Regno Unito il 71% dei genitori con figli d’età inferiore ai 16 anni vorrebbe poter mandare a scuola i figli in bicicletta. I risultati riguardano un campione rappresentativo di 1.013 genitori e ciò che emerge dall’indagine è una chiara volontà delle famiglie nel poter lasciare i figli muoversi in autonomia.
Dopo i primi casi di chiusura delle scuole a causa di contagi dilaganti l’attenzione delle famiglie si è spostata sul mezzo scelto dai figli per affrontare il tragitto casa-scuola. Benché durante e dopo il lockdown l’utilizzo della bicicletta è cresciuto fortemente, in queste settimane si registra un aumento considerevole del traffico automobilistico, frutto della paura di utilizzare il mezzo pubblico.
Più traffico genera maggiore insicurezza, e per questo i genitori che hanno risposto al sondaggio si dicono disponibili a lasciare che i figli vadano a scuola in bicicletta a fronte di interventi per aumentare la sicurezza sulle strade. A questo si somma il fatto che il 59% dei genitori (con picchi del 67%) dichiara di non essere felice di affrontare il tragitto casa-scuola, e la colpa principale risale proprio all’eccesso di traffico.
Il 71% dei genitori intervistati è d’accordo nel sostenere che le autorità locali dovrebbero adottare misure per rendere più facile per le famiglie andare a scuola a piedi o in bicicletta. La costruzione di più piste ciclabili separate dal traffico veicolare è stata identificata come principale azione per aiutare le famiglie a utilizzare la bicicletta nell’andare a scuola.
Inoltre, il 23% dei genitori riconosce le attività di formazione in bicicletta come qualcosa che aiuterebbe il proprio figlio ad andare a scuola in bicicletta.
Chris Heaton-Harris, Ministro dei Trasporti, ha dichiarato: “Sappiamo che andare in bicicletta e camminare fa bene alla nostra salute e felicità, quindi rendere più facile per gli studenti e le loro famiglie effettuare viaggi attivi nel tragitto casa-scuola deve essere una priorità del governo”.
Un sondaggio con risultati simile è stato commissionato anche da Unicef Francia. Leggi qui cosa ne pensano i genitori francesi.
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